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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

“FERROVIE, BASTA RITARDI SULLA CALALZO-VENEZIA”

Sindaci e presidenti di Provincia chiedono un incontro urgente con l’assessore Chisso

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“FERROVIE, BASTA RITARDI SULLA CALALZO-VENEZIA”

Vittorio Veneto - Richiamare l’attenzione della Regione sulle criticità segnalate dai cittadini relative ai disagi, ai ritardi e agli orari ferroviari inadeguati sulla linea Calalzo-Venezia. Questo l’obiettivo dei sindaci di Vittorio Veneto e Belluno Gianantonio Da Re e Antonio Prade, e dei presidenti delle Province di Treviso e Belluno Leonardo Muraro e Gianpaolo Bottacin, che hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore alle Politiche della Mobilità e Infrastrutture Renato Chisso. 

Sono numerose le richieste di modifiche che saranno presentate all’assessore Chisso, soprattutto relative agli orari e alle fermate che allungano i tempi sull’intera tratta.

Qualche esempio: il treno che parte da Vittorio Veneto ore 6.43 (treno 11101) impiega 20 minuti in più rispetto allo scorso anno, ne passa 5 sostando fermo a Treviso e 8 a Mogliano; quello in partenza da Venezia delle 15.26 (treno 11124) risulta inadeguato per la capienza dei posti, impiega un’ora e 36 per arrivare a Vittorio e sosta ben 16 minuti a Treviso. 
Verrà inoltre chiesto il ripristino della coincidenza (per Belluno) a Conegliano con il treno n. 2834 in partenza da Venezia alle 17.04 e arrivo a Conegliano alle 17.56. 

Sarà anche ribadita, per i treni della tratta Venezia-Calalzo, “la necessità di una maggior razionalizzazione delle fermate per ridurre i tempi di percorrenza: Susegana, Spresiano, Lancenigo, S. Trovaso, Preganziol, Mogliano, Mestre Ospedale e Marghera sono già sufficientemente servite da altri convogli e potrebbero essere ritenute superflue”.

«Vogliamo denunciare un problema effettivo – spiega Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – dati alla mano, spiegheremo all’assessore Chisso le problematiche di una tratta ormai vecchia, con tempi troppo lenti di percorrenza e che causa problemi di vario tipo per pendolari e cittadini che abitualmente usano il mezzo su rotaia. Non dimentichiamoci poi dei turisti: quale servizio offriamo a chi usa il treno su una tratta che collega importanti città d’arte e luoghi d’interesse turistico?».

Dello stesso avviso Gianpaolo Bottacin, secondo il quale “quello del trasporto ferroviario è un nodo da risolvere al più presto”. «Lungo la linea Venezia-Calalzo – sottolinea il presidente della Provincia di Belluno - ci sono le stazioni dell’Alpago e di Santa Croce che rappresentano dei punti chiavi per chi viene a visitare le nostre zone, ma i due impianti delle Ferrovie sono in totale degrado».

«Posso ricordare – aggiunge il sindaco vittoriese Gianantonio Da Re - che il tempo medio per percorrere 71 km tra Vittorio Veneto e Venezia oggi è di circa un’ora e 30 minuti, e che solo vent'anni fa la stessa distanza veniva coperta in meno di un'ora. Tralasciando, ma non dimenticando, il fatto che le stazioni di Vittorio Veneto e Soffratta sono sostanzialmente abbandonate, con obliteratrici e biglietteria automatica spesso fuori uso».

Problema che si riscontra anche a Belluno, come conferma il sindaco Antonio Prade: «Nella stazione di Belluno, a volte, non si può nemmeno fare il biglietto. La marginalità del nostro territorio sta anche in questa sciatteria nella quale vengono a volte lasciate le ferrovie. Non possiamo più tollerare che i nostri concittadini debbano affrontare quotidianamente una gimkana per andare a lavorare o studiare».

 


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