“Lettura distorta e fuorviante del provvedimento”
Le aziende rispondo alle dichiarazioni del sindacato
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CONEGLIANO - Le aziende rispondo alle dichiarazioni del sindacato. Le due aziende, infatti, “ritengono distorta e fuorviante la lettura del provvedimento del Giudice del Lavoro di Treviso, così come offerta da controparte, in quanto la pronuncia giudiziaria non attribuisce in alcun modo alle predette aziende, neppure indirettamente o in via allusiva, "ritorsioni o minacce". Sul punto le due aziende si riservano ogni azione a garanzia della propria immagine e professionalità”.
Le due società svolgono attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani in diversi comuni della Marca e della provincia di Belluno. Oggi hanno risposto al comunicato diramato ieri dal sindacato Fit-Cisl: la nota parlava di un provvedimento del Giudice del Lavoro di Treviso risalente al 12 ottobre scorso.
“La maggior parte dei motivi del ricorso non è stata accolta o riconosciuta fondata. L'unica evidenza rilevata dal Giudice riguarda la concessione dei locali aziendali per lo svolgimento di assemblee sindacali, autorizzazione che le aziende hanno sempre rilasciato ad eccezione del periodo di pandemia. In particolare, nel periodo in esame, non si sono tenute assemblee o riunioni all'interno dei locali aziendali da parte di nessuna sigla sindacale e/o per alcun altro motivo o circostanza. E ciò nel pieno rispetto dei rigidi protocolli covid a primaria protezione della salute di tutti i dipendenti”, si legge nella nota diramata dall’avvocato Fabiano Filippin.
“Le due aziende hanno sempre applicato le disposizioni di legge, nonché gli accordi e i contratti sindacali, a tutela dei propri lavoratori e dell'utenza. Di qui la consapevolezza che, in sede di impugnazione del provvedimento e mediante l'audizione di testimoni non ancora sentiti in questa prima fase sommaria, si potrà dimostrare l'infondatezza anche delle residue accuse mosse”, recita ancora la nota.