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11 settembre 2024

Treviso

“Si sta creando un sistema culturale cittadino”

Intervista a Maria Teresa De Gregorio, assessore alla cultura di Treviso

| Federica Gabrieli |

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| Federica Gabrieli |

Maria Teresa De Gregorio

“Ringrazio e ne sono onorata della fiducia che il sindaco mi ha dato, anche perché è stato riconosciuto un mio percorso professionale che fa piacere e mi onora – afferma Maria Teresa De Gregorio, assessore ai Beni Culturali e al Turismo del Comune Treviso - La mia carriera lavorativa si è sviluppata nell’ambito della Regione Veneto, per poi ricoprire dei ruoli apicali, difatti ero direttore generale della cultura ovvero dei beni delle attività culturali dello spettacolo e dello sport. Una conoscenza la mia a livello territoriale diffusa avendo avuto la possibilità di lavorare con delle istituzioni regionali importanti come le fondazioni lirico sinfoniche, ho operato presso il teatro stabile del Veneto piuttosto che nelle grandi e piccole Associazioni Culturali costruendo dei lavori importanti a sistema e questa modalità di lavoro la vorrei riproporre nel territorio comunale di Treviso”.

 

Che realtà si è trovata al suo arrivo a Treviso?

“Si è presentata una realtà culturale diffusa, differenziata, ben suddivisa nei diversi ambiti della cultura ovviamente la parte più evidente ed eclatante deriva dal sistema museale cittadino che è un sistema di grandissimo valore e spessore sia come raccolte che come produzione culturale e questo grazie allo staff che c’è, molto preparato e che in parte conoscevo già come il dirigente Dottor Malachin. Il fatto di avere una idea di visione che già l’assessore che mi ha preceduto Lavinia Preti aveva iniziato a sviluppare, poi ovviamente ci sono dei tempi necessari per poter sedimentare, ora mi trovo nel renderla più visibile, quindi sto lavorando su quello che c’è già e parallelamente sto segnando dei percorsi ovvero dei rapporti istituzionali di un certo tipo con l’Università, studi di settore, nuovi progetti insieme alle grandi istituzioni come la Fenice, l’ Arena, insomma ho iniziato a creare dei rapporti di protocolli e di intese che possono essere anche frutto di una condivisione di progettualità”.

 

E’ una città quella di Treviso che durante l’estate ha visto e beneficiato di un flusso di turisti imponente.

“Si e questo perché siamo avvolti da un territorio di una bellezza straordinaria abbracciato da colline meravigliose ed avere una città come quella di Treviso, un piccolo gioiello fatto di eleganza e semplicità, quando la scopri non puoi che innamorartene e visitarla. Questa estate abbiamo avuto una programmazione ricca e in grado di incontrare i gusti di tutti, con un occhio di riguardo verso l’arte, la musica e il teatro. Abbiamo fatto una mostra di grandissimo spessore al Museo Santa Caterina “Donne in scena” con straordinari pittori come Boldini, Selvatico e Martini con raffigurazioni della donna di fine 800 primi 900 quando cominciò ad acquistare la propria fierezza, identità ed indipendenza, con un flusso notevole di visitatori; una mostra prodotta completamente dall’Amministrazione comunale di Treviso grazie al Dottor Malachin. Tra l’altro a luglio abbiamo sperimentato, con una nuova iniziativa, l’utilizzo degli spazi cittadini con i giardini di Sant’Andrea dove è stata fatta una esposizione di arte contemporanea e diciamo che una zona abbastanza delicata come quella, è stata vissuta in una maniera diversa e con un risultato vincente. Sai il contenitore è importante ma anche il contenuto è altrettanto importante. Altresì abbiamo costruito degli eventi culturali come è stato quello del circo con l’istallazione di un tendone e con un messaggio importante ovvero di un circo senza animali quindi un palcoscenico di artisti circensi e di strada. Aggiungo non in ordine di importanza, il nostro meraviglioso teatro con un programma molto ricco di prosa e di lirica; insomma si sta configurando sempre di più un sistema culturale cittadino, la cultura è importante a Treviso, lo dice il sindaco e lo ribadisco anch’io, proprio perché puntare sulla cultura è importante ma non sempre si fa. La cultura non è quel settore che ti porta un indotto ricco però arricchisce la comunità, è rivolta al benessere dei cittadini per migliorare la vita dei cittadini e credo che questa sia la cosa più importante”.

 

Mi può riassumere brevemente le varie iniziative che la città di Treviso si appresta ad ospitare e a promuovere da adesso in poi?

“Innanzi tutto a maggio abbiamo sperimentato questo primo abbozzo di sistema museale per la Notte Europea dei Musei difatti in quella occasione abbiamo pensato di provare a mettere insieme tutte quelle realtà museali di Istituti Culturali particolarmente di prestigio della città di Treviso ed abbiamo avuto una risposta entusiastica da parte di tutti e con un movimento cittadino notevolissimo, quindi il 28 e 29 settembre riproporremo queste giornate europee, dove le città che aderiranno a questo progetto del Consiglio d’Europa apriranno alla cittadinanza e ai turisti degli spazi che sono solitamente anche non accessibili. Nel nostro caso abbiamo costituito questa rete museale e la abbiamo allargata ad un sistema della cultura del cittadino, quindi andranno ad essere aperti tutti gli istituti culturali, musei, fondazione Benetton, Imago Mundi, Santa Caterina, Palazzo Bomben, il Museo Nazionale Salce, quello dell’arte sacra delle chiese e in più noi come comune apriremo con visite guidate il Palazzo dei Trecento e Cà Sugana ovvero la sede del comune perché quest’ultima non è solo la sede di uffici ma ha una sua storia di affreschi imponente. Abbiamo aggiunto delle visite, percorsi guidati sulle mura e sulle porte della città, tutto questo perché si capisca che il luogo dove si vive è un luogo fortemente culturale. Dal punto di vista invece dell’intrattenimento i mesi di settembre e ottobre saranno molto movimentati, abbiamo Treviso Comix un festival dedicato all’illustrazione che coinvolgerà tutta la città, Carta Carbone un festival diffuso di letteratura e un festival Chitarristico che verrà fatto tra Treviso e Venezia con apertura a Santa Caterina il 27 settembre e chiusura alla Fenice il 4 ottobre.

 

E' passato poco tempo per tirare le somme. Tuttavia è riuscita ad avere un riscontro del suo operato in questi mesi? E’ soddisfatta?

“Sono arrivata sapendo che avrei trovato una città ricca dal punto di vista culturale ma soprattutto con un fermento e questo lo posso confermare adesso. Assolutamente soddisfatta, mi sono promessa entro fine anno di portare avanti delle cose importanti dal punto di vista strategico perchè le iniziative ed eventi culturali ci sono e sono di livello altissimo. Il mio programma e disegno sarà di continuare nel valorizzare quello che esiste già ma parallelamente creare delle linee di governance e strategie culturali che possano essere quelle sulle quali tutti questi eventi andranno a collocarsi”.

 

 


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