Ad Asolo, gli scarponi del futuro nascono in laboratorio
Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino, il miglioramento dell'isolamento termico si baserà su dati scientifici e non solamente su esperienze sul campo.
ASOLO / TORINO – La ricerca universitaria applicata all’industria. ll Politecnico di Torino e SCARPA, azienda di Asolo leader nella produzione di calzature per la montagna e per le attività outdoor, hanno avviato una collaborazione volta al miglioramento dell’isolamento termico degli scarponi da alpinismo. Si tratta di un progetto innovativo, nato dall’esigenza di studiare l’isolamento del piede a temperature estreme e definire in questo modo una scala di valutazione del comfort termico in condizioni di freddo severo, per realizzare calzature ancora più sicure e performanti.
A condurre la ricerca, di durata triennale, sarà la ricercatrice del Politecnico Eleonora Bianca, che svilupperà un modello attraverso sofisticati software e nuovi test sul campo, identificando così una scala di performance per scarponi da alpinismo, che attualmente non esiste, in grado di definirne le prestazioni al variare dei materiali utilizzati e delle condizioni ambientali nelle quali questi vengono utilizzati. A tale scopo, sarà utilizzato anche il Comfort Lab della sede di Biella, una speciale “camera climatica” in grado di replicare le situazioni ambientali e atmosferiche più estreme, necessarie per analizzare il sistema piede-scarpa nelle variabili di temperatura e umidità.
“Fino ad oggi nessuno aveva mai pensato di realizzare dei test scientifici per misurare la capacità di isolamento del piede in alta montagna, poiché l’industria si è sempre basata su prove empiriche, esperienze sul campo e conoscenza storica – sottolinea Francesco Favilli, brand manager di SCARPA –. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino avremo a disposizione dati scientifici precisi e reali, con i quali potremo arricchire il nostro know-how in fase di progettazione dei nuovi prodotti”.
"Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Scarpa – commenta la professoressa Ada Ferri, responsabile del Comfort Lab –. L'esplorazione di ambienti estremi richiede materiali estremamente performanti ed affidabili, che possono essere progettati anche grazie alla quantificazione degli scambi termici tra corpo ed ambiente con strumenti di simulazione sperimentale e numerica. Il progetto è appena iniziato ma siamo in grado di presentare i primi risultati alla conferenza Clothing-Body Interaction a Berlino a marzo 2023".