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29 marzo 2024

Montebelluna

AFFITTI, INIZIA LA CORSA AI CONTRIBUTI PUBBLICI

Pubblicato il bando, tempo fino al 18 aprile per presentare domanda

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Montebelluna - Fino al 18 aprile sarà possibile presentare, presso l’ufficio servizi sociali a Casa Roncato, domanda per accedere al contributo affitti onerosi relativi all’anno 2006. Per fare richiesta è necessario essere residenti nella Regione Veneto o esserlo stati nel 2006, avere un reddito ISEE non superiore ai 13.000 euro, non essere titolari di diritto di proprietà, usufrutto e uso di altre abitazione. Gli operatori dei servizi sociali saranno disponibili per ricevere la domanda e per dare un aiuto concreto nella sua compilazione dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00. Al fine di una corretta compilazione della richiesta di contributo è opportuno allegare copia del contratto di affitto registrato, ricevute dei pagamenti mensili del canone d’affitto, l’ISEE in corso di validità e i bollettini delle spese condominiali e delle spese di riscaldamento corrisposti nel 2006.

La Regione con questo bando ha introdotto due novità: la richiesta di un cofinaziamento obbligatorio del fondo affitti onerosi da parte dei comuni, e l’istituzione di un contributo sperimentale finalizzato a prevenire o sostenere le famiglie attualmente minacciate di sfratto per morosità. Per quanto riguarda il primo aspetto la Regione Veneto ha introdotto una clausola in cui chiede ai comuni di co-finanziare il fondo per gli affitti onerosi pena, quest’anno, l’erogazione di una quota minore e l’anno prossimo l’esclusione completa dal contributo per quei comuni che non procederanno al finanziamento. Visto l’ammontare delle richieste, che negli ultimi anni hanno sempre superato le 200 unità, il Comune di Montebelluna ha deciso di stanziare, da proprio bilancio, 20.000 euro per garantire ai suoi cittadini una quota sostanziale del fondo e la continuità dei contributi anche nei prossimi anni.

Per quanto riguarda invece il contributo sperimentale per evitare lo sfratto i comuni sono chiamati in questa fase a raccogliere i dati utili a fotografare lo stato di insolvenza delle famiglie e le ingiunzioni di sfratto attualmente pendenti. Dopodichè il Comune viene investito del compito di iniziare un eventuale contraddittorio con il locatore in modo da farlo rinunciare all’azione di sfratto in cambio del pagamento totale o parziale dei canoni di affitto non pagati. Una fase quest’ultima che non è ancora stata ben definita visto che la Regione non ha ancora emanato i provvedimenti relativi a stabilire i criteri di idoneità e le modalità di formazione della graduatoria così come le modalità in base alle quali offrire, prenotare e confermare la proposta di sanatoria. In questo momento perciò l’ufficio servizi sociali raccoglierà i dati relativi all’ammontare della morosità reclamata, il numero di canoni a cui si riferisce la morosità e i riferimenti della persona da contattare per proporre la sanatoria.

 


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