Ai foghi, ai foghi
Primo compito per la neosindaca: il contributo – promesso da tutti i candidati – ai foghi di Santa Augusta
VITTORIO VENETO - Papa Benedetto XIV, grazie ai buoni uffici del nostro Lorenzo Da Ponte, ultimo Vescovo-Conte di Ceneda, con solenne decreto dell’11 maggio 1754 riconobbe ufficialmente il culto della martire Santa Augusta che la religiosità popolare già venerava da tempo immemorabile, ultramillenario. Fino al secolo scorso i fedeli arrivavano con lunghe file di carri dall’intero antico Ducato Longobardo, tra il Piave e il Tagliamento; dal Bellunese alla Carnia, dal Feltrino alla intera Marca Trevigiana per venerare la Santa e per godere della rinomata fiera dei prodotti locali, della sagra degli osei con la spassosa gara di chioccolo, dei fuochi d’artificio, delle giostre, della eccellente enogastronomia.
Questi sì che ci sapevano fare con la promozione turistica del territorio! Serravalle diventava così per giorni il centro del mondo. I festeggiamenti nel 1754 furono di una solennità imponente sia religiosa che civile, durarono otto giorni. Le celebrazioni furono memorabili anche nel 1854, ricorrendo il 1° centenario della canonizzazione della Santa, con un programma ricchissimo che nei due giorni principali, il 21 e 22 agosto registrò la presenza di oltre 18 mila presenze. Tante anche allora le iniziative di ogni tipo: religioso, culturale, di spettacolo, sportive, fieristiche con l’immancabile spettacolo pirotecnico che fece base sull’isoletta.
Date queste rapide pennellate di antico, facciamo un improvviso salto avanti di 170 anni per ricordare alla neosindaca Mirella Balliana che una delle prime incombenze che la aspettano è di confermare il contributo per i plurisecolari Foghi, che rivaleggiano per storia e bellezza con quelli del Redentore sopra il Bacino di San Marco. La giunta uscente, per delle traversie su cui non mi dilungo per carità di Patria, non aveva provveduto in merito lasciando il Comitato Festeggiamenti di Santa Augusta con la angoscia di dover rispondere in proprio qualora questo contributo dovesse mancare.
Ma prima delle elezione il Comitato medesimo ha saggiamente convocato i quattro contendenti a Sindaco: le gentili signore Balliana e Camatta coi maschietti Posocco e Braido i quali, tutti, sottoscrissero un impegno - carta canta - a sostenere appena eletti la causa dei festeggiamenti della Venerata Martire. Della semidistrutta (dalla incuria) salita al Santuario, a sud, dalla scalinata Bortolo Gei, vorrei pure scrivere. Ma mi vien male solo a pensarci.
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