Ail Treviso, in arrivo 250.000 euro per potenziale l'assistenza familiare
L’iniziativa coinvolge il settore dell'Assistenza Domiciliare Integrata in tutta la provincia
| Angelo Giordano |
TREVISO – Un investimento di ben 252mila euro a favore di progetti biopsicosociali in ambito pediatrico da sviluppare nei prossimi 30 mesi in collaborazione con l’Ulss 2 Marca Trevigiana. Questa l’ultima iniziativa finanziata dalla sezione trevigiana dell’AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) che ormai dal 2015 sostiene il progetto di Assistenza domiciliare integrata (ADI) in ambito oncoematologico pediatrico. L'attività ha finora permesso di costruire importanti esperienze e competenze necessarie alla presa in carico del singolo paziente e della sua famiglia, includendo anche interventi di "pet therapy".
Da questo percorso è però recentemente emersa la volontà e l'esigenza di avvicinarsi sempre di più alle necessità del paziente, approcciandosi così al modello biopsicosociale con l'obiettivo di migliorare sia la condizione medica dell'individuo che la sua qualità di vita complessiva, il tutto seguendo le indicazioni dei più recenti piani di lotta contro il cancro. Su queste basi è stato quindi predisposto, dall’U.O.S. di emato-oncologia pediatrica del l’ospedale Cà Foncello di Treviso, il progetto "Implementazione del modello biopsicosociale nell'ambito dell'Assistenza Domiciliare Integrata in emato-oncologia pediatrica” il cui finanziamento il Consiglio Direttivo di AIL Treviso ha approvato all’unanimità.
«Il modello biopsicosociale, che prevede un approccio olistico alla pratica medica e alla salute, propone un metodo multidimensionale e integrato nella cura del paziente. Questo significa considerare non solo la malattia fisica in sé, ma anche le influenze psicologiche e sociali che possono avere un impatto significativo sul benessere complessivo di una persona - afferma il Presidente di AIL Treviso, Sergio Leonardi – Con il progetto di ADI onco-ematologico pediatrico, AIL continuerà dunque a sostenere tutte le attività (anche formative ed organizzative) volte a permettere questo tipo di assistenza domiciliare, ampliando così la portata delle cure erogabili a domicilio e assicurando la copertura su tutto il territorio provinciale».
Nel dettaglio, con questo ultimo ed importante investimento l’obiettivo è quello di implementare la presa in carico domiciliare dei pazienti in terapia, in particolare bambini affetti da: leucemia linfoblastica acuta in fase di mantenimento; tumore solido nella fase di chemioterapia aggressiva; patologia emato-oncologica con infezione in atto e che ha necessità di effettuare terapia antibiotica o antifungina domiciliare; malattia oncologica inguaribile. Per farlo l’attuale organico verrà implementato di nuovi professionisti: 1 medico pediatra specializzato in emato-oncologia, 1 infermiere, 1 psicologo/psicoterapeuta, oltre ad 1 segretaria e ad 1 data manager. Il finanziamento prevede poi che i professionisti partecipino anche a corsi su bioetica, il fine vita e le cure palliative, questo oltre al sostegno ai pazienti con interventi di pet therapy effettuati con cavalli e cani sotto la guida di esperti coadiutori di animali.
«Questo servizio può essere sostenuto economicamente da AIL grazie ai molti volontari che operano su tutto il territorio trevigiano con la raccolta fondi nelle campagne di Natale e Pasqua, con la promozione di eventi, con le donazioni e i lasciti di singoli cittadini e con il 5xmille. A tutti loro va quindi la nostra profonda gratitudine e riconoscenza» conclude il Presidente Leonardi.
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