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24 novembre 2024

Treviso

Allarme siccità, ordinanza contro lo spreco d'acqua tra sei comuni della Marca: "Multe fino a 500 euro per i trasgressori"

A Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba l'acqua va utilizzata solo per uso alimentare e igienico

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

irrigazione giardino

VILLORBA - Allarme siccità. I comuni di Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba hanno approvato una nuova ordinanza congiura per la limitazione dell’impiego di acqua potabile e da pozzo artesiano. Il provvedimento che rimarrà in essere fino alla sua revoca è stato assunto a seguito dell’emergenza idrica per la quale sia la Regione Veneto aveva già emanato una specifica ordinanza, sia a seguito della più recente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche” in base al quale è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una Cabina di regia per la crisi idrica, un organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio e che a breve nominerà un commissario straordinario.   

L’ordinanza prevede che in tutti i territori comunali si debba impiegare l’acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari e vieta l’impiego di acqua potabile (anche proveniente da pozzi domestici) per il lavaggio di cortili e piazzali, di veicoli a motore, per il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili e per l’irrigazione di prati e giardini privati. È vietato l’uso anche dell’acqua di pozzo artesiano per scopi non prioritari, con obbligo di installazione di dispositivi di regolazione atti ad impedire l'erogazione di acqua a getto continuo, limitandola ai soli periodi di effettivo utilizzo e alla garanzia della funzionalità dell'impianto. I prelievi non potranno in ogni caso superare il limite di 0,1 l/s, quale portata media giornaliera. Rimane escluso dall’ordinanza l’uso dell’acqua: per i servizi pubblici di igiene urbana, per il verde pubblico, per i campi da gioco nell’ambito di impianti sportivi privati, per l’utilizzo zootecnico o produttivo nelle attività regolarmente autorizzate all’uso di acqua potabile e per l’uso di modesta entità per l’irrigazione delle piantine negli orti ad uso esclusivo domestico familiare o la bagnatura di piccoli vasi di fiori. Il mancato rispetto dell’ordinanza sarà sanzionato a norma di legge nella misura compresa fra 25 e 500 euro.

“Abbiamo deciso di operare in modo congiunto, di creare un’area il più possibile estesa - hanno detto i sindaci dei sei Comuni - per far capire quanto sia determinante un impegno condiviso per contrastare un fenomeno determinato sia dai cambiamenti climatici, sia da altre cause per le quali in genere si è avuto poco rispetto per un bene prezioso come l’acqua”.

Proprio a fine educativo, nella stessa ordinanza, vi è poi l’invito ai cittadini di adottare ogni utile accorgimento volto ad attuare un risparmio idrico come: montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto, che mediante la miscelazione di aria e acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase di risciacquo; preferire la doccia al bagno; controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte e riparare quelle già note; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante e quella di condensa da impianti di climatizzazione per lavare i pavimenti. 

 



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Isabella Loschi

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