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24 aprile 2024

Conegliano

Arriva a Conegliano Simona Atzori, la ballerina che danza senz'ali

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Arriva a Conegliano Simona Atzori, la ballerina che danza senz'ali

CONEGLIANO – Si può volare senz’ali? Simona Atzori ha dimostrato a se stessa e al mondo che sì, si può. La natura non le ha dato le braccia e lei se le è prese con la fantasia, rendendo la sua vita un arcobaleno di successi e riconoscimenti pubblici prestigiosi nei due campi in cui ha scelto di esprimere la sua meravigliosa diversità: la danza e la pittura.

 

L’associazione “La Nostra Famiglia”, che da 70 anni a livello nazionale e da quasi 50 anni in Veneto, cura ed educa bambini e ragazzi disabili affinché riescano anche loro a “volare senz’ali”, ha scelto l’artista Simona Atzori, 42 anni, originaria di Milano, come testimonial del settantennale. Simona, con il suo tour nazionale “Incontrarti. Danza Musica Pittura ed Emozioni” sarà in Veneto il 18 marzo a Conegliano (Teatro Accademia, ore 20.45, già tutto esaurito) e il 25 marzo a Padova (Teatro ai Colli, ore 20.45).

 

Insieme a lei, che danzerà e dipingerà usando gli arti inferiori, si esibiranno le ballerine Beatrice Mazzola e Mariacristina Paolini della SimonArte Dance Company, il violinista Matteo Fedeli con uno dei suoi preziosissimi Stradivari e il pianista Andrea Carcano. Pittrice, ballerina, scrittrice, Simona ha esplorato a fondo se stessa e ha fatto emergere i suoi talenti, facendone dono agli altri. Lei, “imperfetta” per natura, è diventata un’icona di perfezione e vero successo.

 

«Simona Atzori rappresenta molto bene il nostro stile e la nostra missione: far emergere e valorizzare tutto ciò che una persona disabile può dare – afferma Gigliola Casati, direttore generale de “La Nostra Famiglia” del Veneto -. In 70 anni di esperienza, quasi 50 in Veneto, abbiamo constatato che anche il bambino più in difficoltà, se curato e sostenuto nel modo giusto, riesce a dare il meglio di sé e a realizzare la sua vita, e con essa quella dei famigliari e amici che lo circondano.

 

Nessuna realtà umana deve mai considerarsi compromessa». Da queste considerazioni di Gigliola Casati emergono la filosofia di vita e il “cuore” di don Luigi Monza, fondatore nel 1946 de “La Nostra Famiglia”, opera di carità per la quale papa Benedetto XVI nel 2006 lo proclamò beato. Ma si sente anche tutta l’esperienza sul campo, da settant’anni, della più importante realtà italiana che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva.

 

Lo spettacolo “Incontrarti. Danza Musica Pittura ed Emozioni” sarà un’occasione, oltre che per ammirare un’artista che ha saputo trasformare il suo limite più grande in un trampolino verso il successo, per incontrare l’associazione “La Nostra Famiglia” onlus, i suoi valori, le sue risorse, il tanto “bene fatto bene” di settant’anni di storia.

 

«Quando mi hanno proposto questa collaborazione ho accettato con gioia – racconta Simona Atzori -. Conosco “La Nostra Famiglia” fin da quand’ero bambina, e penso che ci sia una grande necessità di strutture come questa perché la cosiddetta società “normale” ha ancora paura della diversità. C’è voglia di inclusione, ma ci sono ancora molte resistenze. Quindi le famiglie che hanno bimbi con diversità spesso si sentono abbandonate, sole, e hanno bisogno di chi li accolga senza giudizio e senza paura. Gli enti come “La Nostra Famiglia” sono dunque importantissimi».

 



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