TREVISO  - “E’ stata dura! I miei bioritmi sono cambiati. Svegliarsi all’alba: non ce la posso fare”. Treviso - La butta sul ridere Mattia, che nella scuola del post lockdown ha iniziato il triennio allo scientifico “Da Vinci di Treviso”. Gli da di gomito Pietro, stessa classe: “Mi immaginavo una Via crucis stamattina all’entrata: percorsi dedicati, igienizzazione, mascherina, autocertificazioni. In finale è stato tutto abbastanza semplice. Siamo riusciti persino ad arrivare al banco…”.

Contenta di ritrovare compagni di classe e professori Maddalena, che sempre al liceo scientifico di Treviso frequenta la quarta: “All’inizio abbiamo tutti provato un certo imbarazzo, come quando non ti vedi con certi amici da un bel po’ di tempo; poi però ci siamo sciolti. I professori ci hanno chiesto come stavamo e abbiamo deciso che è arrivato il momento di guardare avanti”. Al classico “Canova” grande lavoro dei rappresentati di istituto: su Instagram Alessandro Rosi ha dato inizio una serie di video (con tanto di domande e risposte in diretta) intitolata “La Ripartenza” in cui spiega tutte le novità e il protocollo anti Covid per un rientro a scuola in sicurezza. Al liceo di via Mura di San Teonisto stamattina tutti dimostravano di sapere tutto. Una volta tanto più dei professori stessi.

Pure al “Duca” assicurano di aver rispettato il protocollo con rigorosità: “Appena la scena mutava da statica a dinamica, tutti a tirar su la mascherina” – racconta Paola, che sorride: “Fortuna che, da questo punto di vista, in bagno ci si può andare un po’ meno perché altrimenti…”. Escono rasserenati e anche più rassicurati dal liceo artistico. Paolo, al primo anno, stamattina ha ricevuto l’accoglienza. Per lui e per i suoi compagni la scuola è tutta da scoprire. Lo è, in verità, per tutti, anche per i quelli più grandicelli. E’ la scuola dell’anno del Coronavirus.