Arti Marziali, Busato tricolore
Al Lido di Ostia il castellano Mattia Busato del Germinal Castelfranco centra il suo 4° Titolo Italiano Assoluto
CASTELFRANCO - Ai Campionati Italiani Assoluti del Lido di Ostia, Mattia Busato conquista ancora una volta il titolo di campione italiano.
Sabato l’atleta sponsorizzato Germinal, residente a Castelfranco Veneto e cresciuto nel Karate Castelfranco, oggi membro del Centro Sportivo Esercito, ha ottenuto il suo 4° titolo iridato di Kata (forma) in una gara davvero difficile, contro i migliori atleti italiani.
120 i partecipanti a questo importante Campionato Assoluto (over 18); erano provenienti da tutte le regioni d’Italia, dopo aver già superato una selezione che fa accedere alla finale nazionale solo un terzo degli atleti di ogni regione, ovviamente i migliori.
Il castellano Mattia Busato si era presenta in grande forma a questo importante evento. Era l’uomo da battere.
Nei primi due turni di gara ha portato due Kata relativamente semplici, e ha vinto entrambi gli incontri per 5-0, contro il veneto Beverly eseguendo Enpi e contro il siciliano Corbascio eseguendo Sochin.
Dalla terza prova porta forme più competitive di livello internazionale: contro il napoletano Annunziata, Busato esegue uno splendido Gojushiho-sho, davvero una prova ottimale che vince 5-0. Al quarto turno incontra il bresciano Serra, contro il quale esegue un altro dei suoi cavalli di battaglia, il Gohushiho-dai: anche questa volta è un netto 5-0.
Arrivano quindi i quarti di finale, dove Mattia incontra il genovese Dondero. Esegue il Kata Kanku-sho, e anche questa volta vince nettamente 5-0. In semifinale incontra Samuel Stea, atleta pugliese molto competitivo anche a livello internazionale. Mattia esegue un magistrale Kata Unsu, uno dei kata più famosi e difficili dello stile Shotokan, e vince per la sesta volta con il punteggio di 5-0.
Percorso netto quindi durante la fase eliminatoria per l’atleta castellano, che approda così in finale.
Qui, diversamente dalle aspettative, incontra l’atleta toscano Gabriele Petroni. Petroni, tesserato con la Master Rapid di Brescia, aveva battuto in semifinale il favorito Alessandro Iodice, compagno di squadra e di Nazionale di Busato. Mattia esegue in finale il Kata Shotokan con il più elevato coefficiente di difficoltà, Gankaku. Petroni invece esegue il Kata stile Shitoryu più lungo e complesso, Suparimpei. Entrambe le prove sono di ottimo livello, il Kata di Busato ha una piccola sbavatura durante la rotazione di un calcio, ma viene eseguito comunque con grande potenza e abilità, e con il punteggio di 3-2 arriva per lui un altro titolo italiano dopo quelli del 2012, 2015 e 2016. Dopo aver ringraziato il Centro Sportivo Esercito che lo sostiene, tutto il team della Fijlkam e in particolare il direttore tecnico Pierluigi Aschieri e i coach del Germinal Castelfranco, Mattia ha dichiarato: «È come quando vado in montagna. Cammino in salita, alle volte devo arrampicarmi. Si fa fatica, ma non ti interessa perché sai che il panorama in cima ti ripaga di tutti gli sforzi».