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20 aprile 2024

Treviso

ASCOPIAVE: QUARELLO SCEGLIE LA POLTRONA E LASCIA LA GUIDA DEL PD

Ora un nuovo segretario, ma le polemiche intestine infuriano

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

ASCOPIAVE: QUARELLO SCEGLIE LA POLTRONA E LASCIA LA GUIDA DEL PD

TREVISO – Alla fine le dimissioni sono state promesse. Enrico Quarello (in foto), segretario provinciale del Pd entrato nel cda di AscoPiave calcando il tappeto rosso srotolato dai leghisti Zugno e Da Re, le ha annunciate ieri sera e le formalizzerà nel suo ultimo esecutivo provinciale del 20 febbraio.

“Un passaggio ampiamente anticipato nel momento in cui gli amministratori del Pd hanno richiesto la mia disponibilità ad entrare nel cda di AscoPiave – è il tentativo di Quarello di schivare le critiche che gli stanno piovendo addosso da tutto il Pd – intendo dare corso immediatamente al rinnovo della segreteria, cosa che rende chiaro come le polemiche di questi giorni relative alla somma degli incarichi siano artificiose e strumentali”.

Un atto dovuto? Più che altro invocato. Da Puppato a Rubinato, mai tenere con Quarello, tanto meno dopo averlo visto salire sul treno AscoPiave (dove avrà assicurata un'indennità annua di 50 mila euro, lordi per carità), ma pure dalla coordinatrice regionale, Rosanna Filippin. “Ha messo a disposizione il suo incarico perché non cumulabile con il nuovo ruolo – prova a spegnere le polemiche – ora accompagnerà il rinnovo verso la scelta di un nuovo segretario nel contesto di un congresso”. Un congresso o un'assemblea più snella. Perché il Pd non ha intenzione di perdere altro tempo.

Da sinistra: Floriana Casellato, Rosanna Filippin, Simonetta Rubinato e Laura Puppato

“L'importante è che adesso abbiamo una persona autorevole in una società chiave”, aggiunge Filippin. Anche se secondo più qualcuno Quarello, che ha soffiato il posto libero a un pidiellino, è stato usato dal Carroccio come cavallo di Troia per mettere le mani sui voti dei sindaci di centrosinistra in assemblea indispensabili per completare la defenestrazione di Salton, spogliandolo del suo ultimo incarico di presidente di AscoHolding.

“Inciucio? Macché – sbotta la coordinatrice regionale – siamo alternativi al centrodestra e se possiamo mettere i bastoni tra le ruote di Lega e Pdl abbiamo il dovere politico di farlo”. L'operazione leghista, però, potrebbe naufragare proprio a causa delle lacerazioni intestine al Pd. Nonostante le rassicurazioni del capogruppo provinciale, Floriana Casellato, il fronte dei sindaci di centrosinistra con un posto a Pieve di Soligo è tutt'altro che compatto. E potrebbe voltare le spalle allo stesso Quarello, facendo così cadere anche il piano “anti-Salton” del Carroccio.

“Questo al massimo lo pensa la Lega: chi ha detto che noi dobbiamo eseguire? - precisa il segretario ormai dimissionario – valuteremo di volta in volta”. Ma prima bisogna cercare di mettere assieme i cocci del partito. Una prima riunione dei primi cittadini del Pd era stata convocata per questo pomeriggio. Ma poi è stata rinviata a data da destinarsi con la speranza che nel frattempo si calmino un po' le acque. “Inutile far le riunioni adesso – sbuffa Simonetta Rubinato, onorevole e sindaco di Roncade, uno dei primi cittadini in questione – quando i giochi sono già stati fatti”.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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