Asolo, cittadinanza onoraria al 6° Reggimento Alpini
Si conclude alla presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico d'Incà e molte autorità civili e militari, il cammino di riconoscimento iniziato nel 2015
ASOLO - Da ieri, il 6° Reggimento alpini è ufficialmente Cittadino onorario della Città di Asolo. Si conclude alla presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico d'Incà e molte autorità civili e militari, il cammino di riconoscimento iniziato nel 2015, alla vigilia delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, delle vicende del Tenente Giuseppe Testolini, Medaglia D'oro al Valor Militare, caduto sul Col Beretta nel novembre del 2017 e oggi sepolto ad Asolo, nel cimitero di Sant'Anna, dove sono state deposte due corone di alloro. Era presente alla deposizione anche la signora Franca Onati, nipote di un primo cugino del Tenente, con la sua famiglia.
Il riconoscimento è stato consegnato con una sentita e articolata cerimonia: a fare gli onori di casa, il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, che ha accolto sul palco di ospiti. Obbligo il cappello di alpino. Oltre al ministro D'Incà e l'On. Angela Colmellere, erano presenti alla cerimoniamolte autorità militari, tra cui il Col. Massimo Comelli, sottocapo di Stato maggiore operativo del Comando Truppe alpine e già comandante del 6° Reggimento, il Gen. di brigata Marcello Orsi, comandante del Centro di Addestramento Alpino di Aosta, il Col. Italo Spini, Comandante del 6° Reggimento Alpini, oltre all'attuale presidente dell'Associazione Nazionali Alpini, Sebastiano Favero.
Durante la cerimonia di consegna della Cittadinanza, che si si è svolta in Piazzetta Duse, è stato letto il bollettino di guerra sulla Battaglia di Arresto costata la vita al Tenente Giuseppe Testolini: inevitabile l'accenno allo "spirito e ai valori dell'essere italiani" e il riferimento all'esempio per le nuove generazioni: "Grazie al sacrificio di chi ci ha preceduto" ha sottolineato il Gen Massimo Orsini, portando il saluto del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Gen Pietro Serino " noi siamo qui insieme, in grado di affrontare oggi le situazioni critiche, come la pandemia."
"Questa è una giornata molto importante" ha detto invece il Ministro Federico D'Incà "stiamo insegnanfo ai giovani il dovere nei confronti del nostro Paese e delle Istituzioni. E' nostro compito continuare ad essere vicini l'un l'altro e compagni di viaggio, anche in questa fase di pandemia ancora così difficile, per insegnare ai giovani quanto è importante l'esempio e la vicinanza, per essere resilienti oggi."