Asolo si mobilita per aiutare l'Ucraina, domani Migliorini incontra il console Toson
Un'iniziativa realizzata assieme al Consolato Ucraino e al console onorario Marco Toson, di Padova
ASOLO - Un aiuto concreto che arrivi attraverso i canali ufficiali: queste le parole chiave dell'iniziativa che vede Asolo in prima fila per portare un aiuto alla popolazione Ucraina, un'iniziativa realizzata assieme al Consolato Ucraino e al console onorario Marco Toson, di Padova. Domani un incontro istituzionale tra il primo cittadino di Asolo, Mauro Migliorini e Toson, per stabilire quali beni e materiale sanitario inviare e con che mezzi, affinché tutto arrivi davvero alla popolazione. "Stabiliremo il vademecum dell'iniziativa, dopo di che attiveremo ogni canale, social compresi, per coinvolgere associazioni e cittadini nella raccolta dei beni primari. In questa situazione, quello che possiamo fare, lo possiamo fare da qui e perchè sia efficace, raggiunga cioè la popolazione, in questo momento, deve seguire i canali sicuri, ufficiali", spiega Mauro Migliorini, che si è subito attivato, prima contattando il consolato di Milano e da qui, il console per le regioni del Triveneto.
Una situazione che cambia di minuto e che è drammatica, perchè coinvolge ogni città, ogni luogo del paese, senza distinzione di grandezza o peso economico, periferia o capitale. Un aiuto che in questa fase ha tre direzioni: i cittadini a cui andranno i beni di prima necessità e il materiale sanitario, l'accoglienza dei profughi, che in queste ore si stanno riversando a migliaia nei paesi confinanti, soprattutto in Polonia e Romania ed infine le imprese, oltre che supportare i molti cittadini che vivono in Italia, ma conservano legami con il proprio paese di origine. "Ribadisco" sottolinea Migliorini "l'importanza di dare un aiuto concreto e di farlo attraverso canali sicuri. Ringrazio già da ora quanti aiuteranno e le associazioni, come gli alpini e la Protezione civile, che hanno seguiranno poi le prossime fasi. Un'emergenza a 360 gradi: tutta la nazione è sotto assedio."
Anche ad Asolo ci sono cittadini ucraini, attualmente sono una trentina di persone, soprattutto donne, che rappresentano circa il 2,20% della popolazione straniera del comune. "Con il console non siamo entrati nei dettagli, abbiamo preferito essere concentraci sull'iniziativa, ma ho avuto la percezione che un'attacco di questa portata, non fosse atteso. Ho manifestato la piena disponibilità della città di Asolo nel portare aiuto", conclude Migliorini, che invita i cittadini a seguire le prossime comunicazioni.