Assessore paga le bollette ai nomadi. Ed è guerra
125mila euro per coprire le spese: "I cittadini sono tutti uguali"
VICENZA - Difende la scelta, contestata dalle minoranze e anche da esponenti della maggioranza, di pagare bollette dell'energia di un gruppo di nomadi per 125 mila euro, il sindaco di Vicenza Achile Variati. "I cittadini sono tutti uguali e vanno garantiti i loro diritti fondamentali - ha detto - con le stesse regole per tutti. Lo scorso anno 5 milioni di euro sono stati erogati dal Comune per aiutare i cittadini in difficoltà in base alle dichiarazioni Isee: di questi 60mila euro sono stati spesi per garantire il riallaccio del riscaldamento ai nuclei familiari con bambini, anziani e malati rimasti al freddo nel campo nomadi". Secondo il sindaco "l'intervento nel campo nomadi andava fatto perché, piaccia o no, anche i nomadi sono cittadini di Vicenza e vanno trattati come tutti gli altri".
"Ha discriminato i vicentini, l'assessore Sala farebbe bene a rassegnare le dimissioni". A chiederle, a Vicenza, il consigliere comunale Claudio Cicero sicuro che le dimissioni dell'assessore al Sociale porrebbero fine alla polemica sulle bollette che il Comune ha pagato ai nomadi. "Bene - dice Cicero - la decisione assunta oggi dalla Giunta di ammettere tutti i vicentini, che si trovano in particolari difficoltà, alla possibilità di far fronte alle bollette per acqua, luce e gas con i lavori socialmente utili. L'assessore Sala l'aveva previsto solo per i nomadi. Un esercizio di discriminazione nei confronti dei vicentini onesti. Dopo che l'assessorato al Sociale non ha mai applicato il Regolamento per i campi nomadi l'elevato insoluto delle bollette ne è la plastica dimostrazione, l'assessore Sala - ribadisce Cicero - farebbe bene a rassegnare le dimissioni".