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19 novembre 2024

Castelfranco

Attivavano falsi contratti di luce e gas anche a nome di defunti: 17 indagati

L'indagine condotta dai carabinieri di Riese Pio X dopo la denuncia di un 51enne di Loria che era intestatario di uno di questi contratti a sua insaputa

| Isabella Loschi |

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bolletta

RIESE PIO X - A partire dal mese di aprile 2021 e fino all’ottobre 2022 hanno attivato un centinaio di contratti falsi per la fornitura di luce e gas a nome di ignare persone, anche decedute.
Nel pomeriggio di ieri, 13 febbraio, i carabinieri di Riese Pio X, a conclusione di una articolata indagine, hanno denunciato per associazione per delinquere, sostituzione di persona e uso di atto falso e truffa, 17 persone residenti tra Napoli, Caserta, Palermo e Messina. L’indagine ha preso spunto da una denuncia presentata a marzo 2023 da un 51enne di Loria che aveva scoperto di essere intestatario di uno di questi contratti di luce e gas, risultato completamente falso, che era stato stipulato da una ditta con sede a Napoli.

Il titolare della società di servizi, insieme ad altri 16 complici, aveva avuto il compito di procacciare clienti per conto di Enel Energia. A partire dall’aprile 2021, la nuova proprietà subentrata ha iniziato a stipulare contratti fasulli, intestati a persone ignare di tale macchinazione (talvolta si è trattato di persone decedute), i cui dati sono stati attinti dalla banca dati di Enel, che sono venute a conoscenza dell’esistenza dei contratti, attivati fraudolentemente a loro nome, non avendo più ricevuto bollette dai precedenti fornitori, diversi da Enel Energia.
Le vittime, nel momento in cui hanno contattato tali fornitori per avere contezza del mancato invio delle bollette, hanno appreso del subentro di un’altra società (Enel energia Spa) che però loro non avevano mai richiesto ne’ autorizzato.

Il modus operandi attuato dagli indagati era sempre lo stesso: intestavano falsi contratti alle ignare vittime, con false e-mail e utenze telefoniche, rendendo così impossibile il contatto tra il cliente e la società, in modo da guadagnare tempo, prima che le vittime del raggiro scoprissero la truffa, potendo, così, stipulare sempre maggiori contratti con i quali introitavano delle percentuali variabili a seconda che si trattasse di forniture di luce, di gas o di entrambe, domestiche o commerciali.  

Le persone a cui sono stati intestati i contratti fraudolenti, hanno subito il danno economico derivante dalla disattivazione della precedenze utenza (regolare) e della successiva riattivazione nel momento in cui hanno scoperto il raggiro. Enel energia invece, ha subito un danno economico derivante dalla elargizione della percentuale per la chiusura dei contratti alla ditta partenopea, oltre al danno per la fornitura di luce e gas, non pagata dalle vittime del raggiro, nei confronti delle quali non ha potuto esercitare alcun diritto di rivalsa. Altresì ha subito un danno di immagine derivante dalla situazione venutasi a creare. Gli ulteriori 16 indagati, oltre al titolare della società di servizi, hanno avuto il compito di chiudere i falsi contratti con le ignare vittime del raggiro.

 


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Isabella Loschi

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