Bambina annegata nel lago di Revine, in quattro a giudizio
Il corpo della piccola, scomparsa alla vista dei responsabili delle attività, era stato notato da alcuni turisti su un fondale a poca distanza dalla riva
| Ansa |
REVINE - Il giudice per l'udienza preliminare di Treviso ha rinviato martedì a giudizio quattro persone, tra cui una religiosa, accusate di omicidio colposo per il decesso di Mariia Markovetska, una bambina ucraina di 7 anni morta per annegamento nel luglio dello scorso anno nel lago di Revine mentre partecipava ad un pomeriggio fra coetanei animato da un Grest locale.
Il corpo della piccola, scomparsa alla vista dei responsabili delle attività, era stato notato da alcuni turisti su un fondale a poca distanza dalla riva. La ricostruzione dell'evento si basa sulla possibilità che la piccola, profuga giunta nelle settimane precedenti dal suo Paese in guerra, sia scivolata in un punto in cui il livello dell'acqua degrada troppo rapidamente per la sua statura. La prima udienza non si svolgerà prima di un anno.
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