Barbisan e il ruolo di capogruppo della Lega ai Trecento: "Deciderà il partito"
Mercoledì il primo consiglio comunale dopo la bufera che ha travolto il consigliere regionale
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Affronterò la questione i con segretari cittadini e i consiglieri comunali della Lega ma credo che il consigliere Barbisan abbia già pagato abbastanza rispetto a quello che ha fatto. Personalmente ribadisco la mia fiducia nei suoi confronti”. Così il sindaco Mario Conte sulla questione del consigliere regionale e capogruppo della Lega ai Trecento, Riccardo Barbisan.
Il consigliere a metà agosto è finito al centro della bufera per il caso veneto legato alla richiesta del bonus di 600 euro destinato alle partita Iva istituito per l’emergenza coronavirus. Barbisan, dopo aver spiegato di aver devoluto il denaro in beneficenza, prima al fondo di solidarietà istituito dal comune e la seconda tranche alla Pro Loco di Canizzano, era stato escluso in corsa dalle liste per le regionali, insieme ad alti due consiglieri regionali leghisti.
Ora il problema, accantonato durante la tornata elettorale, torna in primo piano a due giorni dal consiglio comunale di Treviso. Qui infatti il 36enne trevigiano è ancora capogruppo della Lega anche se qualcuno della maggioranza e tutta l’opposizione ne hanno chiesto immediate dimissioni. Ora Conte, in attesa del confronto con i colleghi di partito, dovrà prendere una decisione. “In realtà - ha detto - ha usufruito del bonus previsto dalle normative, magari inopportuno in quel momento ma nulla contro la legge”. Barbisan nel frattampo è entrato nello staff dell’europarlamentare della Lega, Gianantonio Da Re.