BICI A NOLO PER CONTRASTARE L'INQUINAMENTO
La regione stanzia altri 500 mila euro. Nel trevigiano ne arriveranno 171 mila
| Laura Tuveri |
Venezia - La Regione incentiva l’utilizzo delle bici a noleggi per una mobilità pulita e intelligente, e stanzia fondi per quei comuni che non hanno ancora attivato iniziative in questo campo.
Al via, dunque, l’operazione “bike sharing” su iniziativa dell’assessore alle Politiche della mobilità, Renato Chisso, che ha stanziato per lo scopo 500 mila euro la realizzazione di servizi di noleggio automatico di biciclette.
“La risposta delle amministrazioni locali al bando che avevamo emanato in agosto è stata particolarmente celere e positiva – ha sottolineato Chisso – dimostrando un’attenzione concreta verso questo tipo di mobilità urbana intelligente, alla portata di tutti, anche salutare e che contribuisce alla riduzione dell’inquinamento da polveri sottili”.
Nel trevigiano giungeranno poco più di 171 mila euro. Ecco come verranno ripartiti i fondi.
Al Comune di Treviso andranno 51.490,92 euro per 7 postazioni con 36 biciclette; a Castelfranco Veneto 35.308,06 euro per 4 postazioni con 16 biciclette; a Mogliano 36.025,26 euro per 5 postazioni con 15 biciclette; a Oderzo 21.999,23 euro per 3 postazioni con 9 bici; a Paese 14.249,33 euro per 2 postazioni con 6 biciclette; a Villorba 12.159,21 euro per 1 postazione con 5 biciclette.
La somma verrà, infatti, utilizzata dalle Amministrazioni comunali interessate per l’acquisto delle biciclette e delle relative attrezzature (rastrelliere e così via) necessarie per la dotazione del servizio di noleggio, da dislocare nei punti considerati cruciali e strategici all’interno dell’area cittadina, come stazioni ferroviarie, parcheggi scambiatori, piste ciclabili.
Il contributo regionale potrà essere utilizzato anche per la realizzazione della relativa campagna di promozione e divulgazione dell’iniziativa. Il finanziamento regionale copre oltre il 52 per cento della spesa ritenuta ammissibile. Per esaurimento dei fondi sono per ora rimasti esclusi i Comuni chi già dispongono di questo servizio e intendevano incrementarlo; a questi saranno assegnati i finanziamenti derivanti da rinunce o economie.