BOATI: 115 MICROSCOSSE NELL'ULTIMA SETTIMANA
Associate ai boati, saranno ancora oggetto di indagine e ricerca da parte degli esperti
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Micro terremoti: sarebbero questi all'orgine dei boati che la popolazione del Fadalto avverte dallo scorso ottobre. Ieri, lunedì, il vertice in Regione nella sede di Marghera della Protezione Civile.
I tecnici hanno confermato che al fenomeno sonoro sono associate delle micro vibrazioni: 115 le microscosse registrate in una settimana, dal 26 gennaio al 1° febbraio, tutte localizzate in un raggio di 2 chilometri, sei delle quali avvertite da almeno 5 delle stazioni del CRS, fisse e mobili, posizionate nel Fadalto.
Un fenomeno, quello dei boati avvertiti dai residenti fin dallo scorso ottobre, che sarà monitorato anche nei prossimi giorni dagli esperti del CNR e del Centro Ricerche Sismologiche di Udine visto che l'area in oggetto è una tra le più sismiche del Veneto.
Vibrazioni che però - è stato confermato - non appartengono alla categoria dei segnali premonitori di eventi sismici, un dato, questo, che porta rassicurazione tra la gente.
Ortofoto dell'area del Fadalto interessata dall'antica frana
«Gli strumenti - precisa una nota inviata dalla regione - hanno registrato eventi superficiali non riconducibili a movimenti di faglie profonde. Tuttavia è stato unanime l'invito a mantenere alta la guardia a livello di piani di intervento di Protezione Civile, mentre i comuni interessati devono assicurarsi che siano rispettate le norme antisismiche».
All'incontro regionale erano presenti i tecnici del Centro Ricerche Sismologiche di Udine, quelli del CNR di Padova, i responsabili delle direzioni regionali coinvolte e delle prefetture di Treviso e Belluno, l'assessore della provincia di Treviso alla Protezione Civile, Mirco Lorenzon, il presidente della provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, e i sindaci di Vittorio Veneto e Farra d'Alpago.
Le pendici dell'antica frana del Fadalto così come appaiono oggi
Secondo il geologo della Protezione Civile nazionale, Paolo Marsan, il fenomeno registrato in Fadalto avrebbe cause superficiali e non sarebbe quindi imputabile a fenomeni tettonici di profondità, così come già sostenuto in sede dell'incontro dello scorso mercoledì in comune a Vittorio Veneto. Secondo il geologo della Protezione Civile nazionale un'ulteriore ricerca sarebbe da compiere sull'altopiano del Cansiglio per capire così se esiste un bacino sotterraneo alle spalle della zona dei boati che possa produrli.
Nella riunione condotta in regione è stato infine deciso di eseguire dei report ogni due/tre giorni e delle riunioni plenarie, come quella odierna, ogni due settimane.