NIENTE DRAGHI NE' TERREMOTI IN FADALTO
Secondo il Gruppo nazionale di geofisica, solo due le possibili cause
VITTORIO VENETO - Un susseguirsi di rumori, paure, studi e ipotesi. Soluzioni revisionate. I boati ormai hanno reso il Fadalto un luogo cult. Una meta ambita, per chi desiderasse vedere animali da fiaba, per chi volesse comunicare con la Madre Terra, o per chi ritenesse opportuno studiare la sismografia del territorio.
Ma, secondo quanto appurato oggi, nessun drago abita il lago di Santa Croce, la Terra non aveva nulla da dire e, nella zona, non c’è stato alcun terremoto. Ciò che è stato stabilito dal Gruppo nazionale di Geofisica della terra solida è che tutti i boati uditi in Fadalto e le scosse avvertite, altro non sono che superficiali microsismi. Microsismi che non devono generare nessun allarme.
“I terremoti”, ha notato Pierluigi Bragato dall’Osservatorio Geofisico sperimentale” si generano sotto i 5 km di profondità. Mentre la localizzazione delle scosse registrate nel Vittoriese sono localizzate a una profondità media di 700 metri”. Non si può dunque parlare di terremoto in senso stretto. Secondo Paolo Comelli, direttore del centro di ricerche sismologiche di Udine, due sono le possibili cause. “Potrebbe essersi trattato di microfratture delle rocce, o dei cosiddetti colpi d'ariete, sbalzi di pressione nel sottosuolo che provocano un forte rumore e una forte vibrazione", ha spiegato durante il convegno. Spiegazioni confermate dall’aumento della frequenza e intensità dei boati dopo i periodi di pioggia.
Insomma, a Trieste ci hanno svelato l’arcano. O così dicono.