VITTORIO VENETO - «Non bastasse la Plastomeccanica ci mancava pure il compressore»: sono i residenti dei Vendran, precisamente quelli della parte sud di via Ai Mori, nei pressi dell'ex asilo Pazienza, e di via Mascagni a portare alla luce la loro difficile convivenza notturna con un generatore impiegato dall'impresa che sta realizzando la bretella di Ceneda per evitare che l'acqua riempia gli scavi in corso.

«Possibile che nel 2011 non si riesca ad utilizzare uno strumento, "silenziato" che pure si trova in commercio? Non si pensa alla povera gente che dopo una giornata di lavoro ha il diritto di stare tranquilla almeno la sera e la notte?» lamentano i residenti della zona.

Il rumore notturno, così come testimoniato da Danilo Perin del Comitato Vendran, andrebbe avanti ormai da alcuni giorni: se durante la giornata passa inosservato, nascosto da altri rumori, nel silenzio della notte il continuo brusio del generatore non fa passare a molti cittadini sogni tranquilli: «Nel silenzio della notte - ammette Danilo Perin - il funzionamento del compressore è devastante e non fa riposare».

«Abbiamo chiesto agli addetti ai lavori di limitare i disagi - prosegue Perin - e ci è stato risposto che è solo per alcuni giorni. Abbiamo interpellato anche il comune, senza alcun esito. Propongo ai residenti di via Ai Mori di ospitare per una sola notte il sindaco o l'assessore ai lavori pubblici o qualcuno dei tecnici già interpellati: allora eccome che sentiranno» chiude Perin che, a nome dei residenti, chiede al più presto al comune di trovare una soluzione in accordo con l'impresa.