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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

CALATO IL SIPARIO SUL RADUNO SKIN

In 2000 a Ritorno a Camelot a Revine, dove non è stato registrato alcun disordine

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

CALATO IL SIPARIO SUL RADUNO SKIN

REVINE LAGO - Si è chiuso ieri, domenica, il raduno delle teste rasate, "Ritorno a Camelot", nel camping Riva d'Oro, a Revine Lago. «Una festa» così hanno voluto definire il loro ritrovo gli stessi skinhead giunti da ogni parte d'Italia e d'Europa, ma anche oltreoceano, tra loro anche un canadese con origini friulane. Tre giorni dedicati al confronto su temi come internet e immigrazione e alla musica con un concerto, sabato sera, che ha fatto superare le due mila presenze.

Nessun disordine è stato registrato in questi tre giorni: molte le voci che, nei giorni prima dell'avvio del raduno, avevano fatto temere il peggio. Da qui la dislocazione delle forze dell'ordine, carabinieri, polizia, guardia di finanza e forestale, oltre agli agenti della Digos, sul territorio anche con posti di blocco. L'unica contro-manifestazione registrata è stata il volantinaggio pacifico messo in atto dall'Anpi con il sostegno di alcune forze politiche del territorio.

«Forse - annota il sindaco di Revine Lago, Battista Zardet - il servizio di sicurezza messo in piedi è stato un po' eccessivo, ma il sindaco si deve preoccupare della sicurezza dei suoi cittadini. Se nessuno diceva nulla, fungendo da cassa di risonanza per l'evento, gli skinheads sarebbero passati inosservati così come avvenne nel 2008. Involontariamente - ammette - gli abbiamo fatto pubblicità».

Soddisfazione per come è andato questo Ritorno a Camelo anche dagli stessi skin: «Nonostante quanto sia stato detto in questi giorni - afferma Giordano Caracino, presidente di Veneto Fronte Skinheads - gente di Revine e di Vittorio Veneto è venuta a trovarci sabato per scambiare con noi due parole e bere una birra. Queste sono state le dimostrazioni più belle, le vittorie, soprattutto nel vedere anche persone di una certa età che con il nostro modo di essere non spartisce nulla».

Fra cinque anni Ritorno a Camelot sarà ancora a Revine? «E' troppo presto per dirlo, ma non nascondiamo che qui ci vogliamo tornare, sempre in forma privata. Siamo rimasti contenti dell'accoglienza ricevuta dalla cittadinanza e anche gli uomini della Digos ci hanno fatto i complimenti per il comportamento tenuto».

 


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