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12 novembre 2024

Vittorio Veneto

Candidati che vanno, candidati che restano (sospesi)

Nomi che spuntano nelle diverse coalizioni, con sorprese annunciate

| Michele Bastanzetti |

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| Michele Bastanzetti |

mirella balliana

VITTORIO VENETO - Apparentemente paradossale. Mentre la cittadinanza aspettava con trepidazione che i contendenti svelassero il proprio Godot-candidato sindaco, spunta il capogruppo consigliare PD Marco Dus, con irrituale scavalcamento del segretario del suo stesso partito, ad annunciare urbi et orbi che l’aspirante primo cittadino NON sarà lui, già bocciato in precedente contesa, ma che comunque ringrazia per le numerose nomination ricevute.

 

Guarda caso nello stesso articolo, anche se non virgolettato, emerge per la prima volta il nome di Mirella Balliana quale sfidante del polo di centro sinistra alla poltrona municipale. Ora, visto che a Vittorio nessuno Xe stà batezà co l’aqua de i folpi (cioè non siamo ingenui) se ne deduce che la segretissima annunciazione è scientemente scaturita dal Dus medesimo. E qui casca il palco che, come noto, non è il palcoscenico ma la ramificazione cornea degli ungulati.

 

Perché, se veramente fossimo di fronte ad una reale ed innovativa coalizione su base paritaria, la presentazione del candidato sindaco avrebbero dovuta farla in modo collegiale e non certo con questo personalistico articolo che però lancia messaggi ben precisi:

1) il partito non è guidato dal suo segretario eletto, il Braido interprete di altro retroterra e sensibilità, ma resta nelle mani della vecchia e ristretta guardia conservatrice

2) è quest’ultima che comanda la coalizione, che detta i programmi, che garantisce certi rapporti ed interessi, che ha dato l’imprimatur e tutela sulla volonterosa Balliana.

 

Peraltro, per non correre rischi che spuntasse qualche incontrollabile underdog (copyright Meloni), vedi che il PD non ha svolto le primarie. Altro aspetto da chiarire, una sorta di pubblicità ingannevole post pandoro Ferragni, è il sostenere che dentro questa coalizione ci sia il 5 Stelle che però non presentando una sua lista rinuncia alla possibilità di mandare in consiglio comunale qualcuno dei suoi; autopunizione? Ma, che non si pensi che facciam le pulci solo ad una parte, possiamo anticipare che su imposizione del salviniano coordinatore regionale Stefani è stato designato quale candidato Lega Gianluca Posocco.

 

Qui c’è da vedere, oltre alla inevitabile colite, che conseguenze questo avrà sull’umore dell’avv. Giovanni Braido che già nel 2009, nonostante il referendum interno, si vide scippato il titolo di sindaco da Da Re. Braido sopporterà con pazienza, novello Giobbe, questa nuova doccia gelata?

 

 



 

 

 



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Michele Bastanzetti

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