Canova: dubbi sulla validità dell'assicurazione
Superato il limite dei voli, Aerohabitat chiede se c'è garanzia in caso di incidenti
| Isabella Loschi |
TREVISO – Emerge un’altra questione sullo scalo trevigiano. Ora a sollevare dei dubbi sull’aeroporto Canova è Aerohabitat, l‘associazione composta da piloti e tecnici vicina agli ambientalisti.
Dopo l’ufficializzazione del superamento di 1.387 voli rispetto al limite massimo di 16.300, da gennaio a fine ottobre, l’associazione si chiede se la copertura assicurativa, stipulata a tutela del personale aeroportuale, dello staff, degli esercenti privati e pubblici e delle infrastrutture, su uno scalo che la magistratura ha autorizzato per 16.300 voli, abbia ancora valore – riporta il Gazzettino. «Cosa accadrebbe dinanzi ad un incidente aereo entro il sedime aeroportuale? Chi paga eventuali danni?» - si chiede l’associazione. La preoccupazione è che in futuro le assicurazioni possano proprio aggrapparsi al limite designato dal Tar in base alla alla valutazione di impatto ambientale risalente al lontano 2002.
La compagnia che gestisce lo scalo Save/AerTre risponde, come aveva fatto per il Comitato contro l’ampliamento aeroporto e per il comune di Quinto, quando chiedevano la chiusura dello scalo alemno fino a fine anno visto il superamento del limite dei voli: «il limite non esiste – spiega Save/AerTre – l’unico ente titolato a dettare i limiti è l’Enac e da questo abbiamo solo ricevuto l’indicazione di non superare gli 8 voli all’ora». In attesa delle risposte dei giudici.