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19 aprile 2024

Treviso

Caro energia: "Fotovoltaico sui capannoni delle imprese artigiane per risparmiare 70 milioni di metri cubi di gas l’anno"

La proposta di Cna Treviso per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Caro energia:

TREVISO – “Favorire artigiani e piccole imprese nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, può realizzare in poco tempo una riduzione dei consumi di gas, nella sola Marca Trevigiana, pari a 70 milioni di metri cubi l’anno”. I prezzi energetici a livelli record e i timori di penuria di gas, che in Italia viene usato per produrre energia elettrica molto più che negli altri paesi europei, hanno rianimato, anche sul nostro territorio, il dibattito sulla necessità per l’Europa, e soprattutto per il nostro Paese, di accelerare sul percorso di una diversa e più efficace composizione del mix energetico e di riequilibrio geografico dei flussi basato sulla sicurezza degli approvvigionamenti e su prezzi in linea con i principali partner.

Un ruolo chiave ce lo può avere l’impresa artigiana. Le imprese, infatti, rappresentano un potenziale enorme per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Nella nostra provincia, si potrebbero realizzare subito almeno 15 mila impianti, uno per capannone, per l’autoproduzione da rinnovabili con conseguente riduzione dei consumi di gas di, appunto, oltre 70 milioni di metri cubi l’anno con un risparmio per le imprese di 250 milioni di euro e, oltretutto, un taglio notevolissimo all’inquinamento dell’aria.

Per Cna Treviso questa è la direzione verso cui andare: “definire interventi mirati, semplificare al massimo le procedure, incentivare gli interventi attraverso specifiche detrazioni. A livello nazionale, un contributo pubblico del 50% sul costo dell’investimento costerebbe circa 1,5 miliardi in tre anni allo Stato: una somma importante ma non sproporzionata rispetto alle risorse contro il caro-energia e che si può finanziare riorientando il Pnrr sulle fonti rinnovabili”.

“Artigiani e piccole imprese rappresentano un potenziale enorme per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili – afferma Luca Frare, presidente di Cna territoriale di Treviso -. Purtroppo queste categorie sono fortemente penalizzate, escluse da tutte le misure di incentivazione per le rinnovabili che sono concentrate sulle famiglie e sui grandi impianti, attraverso il sistema delle aste con risultati peraltro molto modesti. Invertire la rotta è una esigenza per il Paese”.

A livello nazionale, le sole piccole imprese manifatturiere hanno consumi energetici pari a 26 milioni di Tep, pari a tutto il gas utilizzato per riscaldare le nostre case. Convertire soltanto il 20% di quei consumi dal termoelettrico alle fonti rinnovabili consentirebbe un risparmio di gas pari a 6 miliardi di metri cubi l’anno. Un rinnovato impulso all’energia da fonti rinnovabili rappresenta dunque uno dei tasselli fondamentali della nuova strategia energetica. “Gli artigiani possono offrire un contributo determinante nell’interesse generale del Paese – dice  Luca Frare – e desiderano farlo. Vanno però aiutati a dare questo loro contributo. Il sistema degli incentivi pubblici è stato cucito per i grandi impianti con, per altro, effetti meno che modesti”.

 


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