RESANA – Caso Priebke, a Resana salta la giunta. Alla fine la presenza del sindaco Loris Mazzorato (in foto) alla messa per il gerarca nazista a Paese è costata molto cara.

I suoi assessori hanno deciso di dare le dimissioni in massa, l’unico che resterà con il primo cittadino leghista sarà l’assessore allo sport Walter Stecca, leghista come lo stesso Mazzorato.

Lasceranno il loro incarico Leopoldo Bottero, assessore alla cultura, il vicesindaco Pierino Luisetto, Marco Rettore, assessore ai lavori pubblici, Giovanni Faveretto, assessore all’urbanistica, e Marco Alessio, assessore al bilancio.

Quindi si aprirà la procedura per il commissariamento, poi il 24 maggio si andrà a votare.

A far scoppiare la giunta è stata la presenza del sindaco ad una trasmissione in onda su Telecittà.

«In seguito alle dichiarazioni fatte in TV da Loris Mazzorato, a malincuore e al solo fine di evitare ulteriori danni ai cittadini, la maggioranza del Consiglio Comunale, costituita dai consiglieri della lista "Cittadini per Resana", per il bene di Loris e dei cittadini ha deciso di fermarsi – recita una nota diffusa da Leopoldo Bottero, che ieri ha fatto da portavoce dei colleghi -  Oltre alla nota e sciagurata scelta del palcoscenico dal quale fare la pur sacrosanta protesta contro la pressione fiscale, scelta dalla quale abbiamo già preso la massima distanza, non condividiamo nemmeno la presa in giro preparata per i cittadini per lunedì 4 novembre, occasione nel quale il sindaco vuole spacciare per buona cosa togliere l’assistenza sul calcolo Tares e dove ha convocato pubblicamente persone estranee al paese per sostenerlo.

Non condividiamo nemmeno l’attacco gratuito sferrato nelle ultime interviste a maggioranza e minoranza, allargato via via a Pertini e ai Partigiani, ai genitori e ai professori della scuola e poi a tutti quelli che gli venivano in mente durante la trasmissione.

Ci tocca prendere atto che Mazzorato non ha retto allo stress e alle responsabilità richieste dal suo ruolo istituzionale.

Già negli ultimi mesi abbiamo assistito a un progressivo allontanamento dal programma e dalla squadra.

Dopo 4 anni e mezzo di amministrazione innovativa, dove abbiamo conseguito risultati straordinari riconosciuti da tutti, seppur con tristezza riteniamo doveroso per noi dover difendere l’uomo da se stesso e il Comune dalle sue intemperanze.

La questione, come si capisce facilmente, travalica i confini della politica a cui non appartiene».