Caso Regeni, Egitto: nuovo team investigativo per fare piena luce
Il procuratore generale egiziano, Nabil Sadeq, ha ordinato la formazione di un nuovo team investigativo con l'obiettivo di fare "piena luce" e "svelare la verità" sull'omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso in Egitto. Lo ha reso noto un comunicato della stessa procura generale egiziana, precisando che la squadra di investigatori è composta da membri dell'ufficio di Sadeq.
Secondo la nota, il nuovo team investigato è stato creato anche alla luce del fatto che le indagini sul caso Regeni "si svolgono in diversi luoghi geografici".
"Nell'ambito dell'accordo di collaborazione positiva tra la procura generale egiziana e quella italiana - prosegue la nota - il procuratore egiziano Sadeq ha contattato telefonicamente il suo omologo Giuseppe Pignatone informandolo delle novità sul caso e sul prosieguo delle indagini. I due procuratori - si conclude - hanno concordato di proseguire con lo scambio di informazioni finché i responsabili dell'accaduto non saranno consegnati alla giustizia perché siano puniti".
Intanto, rientrano in Italia i tre agenti dello Sco della polizia e i tre carabinieri del Ros che il 5 febbraio scorso andarono in missione al Cairo. Il rientro degli investigatori, che per ora conclude la loro attività in Egitto, avviene nell'imminenza dell'incontro che martedì prossimo vedrà faccia a faccia gli investigatori italiani e quelli egiziani. Sarà questa l'occasione perché l'autorità del Cairo finalmente consegni alla procura di Roma i reperti raccolti dopo il ritrovamento del corpo del ricercatore italiano e invano richiesti dalle nostre autorità in più occasioni.
Secondo le richieste fatte dalla Procura della Repubblica di Roma il materiale già fornito dalle autorità egiziane non contiene i dati delle celle telefoniche e le riprese delle telecamere di sorveglianza dislocate nella metropolitana e nei negozi del quartiere dove ha abitato Giulio Regeni fino al 25 gennaio quando poi è scomparso.
Altra richiesta delle autorità italiane è quella di avere più particolari, necessari per sviluppare le indagini perché quelli già ricevuti non sembrano completi e quindi è necessario avere altre informazioni.