Il centenario della grande guerra, sul piatto
"A tavola con...Antonio Canova" anticipa il Dripping Taste
| Omar Lapecia Bis |
POSSAGNO - Il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana interpreta il food design a “Fashion at IUAV” e “Dripping Taste.. a tavola con Antonio Canova” alla Gipsoteca di Possagno. Arte, moda, design e cucina, quattro mondi diversi, trovano un linguaggio comune in due appuntamenti dove protagonista è il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana e il cibo diventa lo strumento per il più libero estro creativo. Dopo “Fashion at IUAV” con la presentazione dei lavori degli studenti del workshop di Food Design è stata la volta, domenica 6 luglio, di “A tavola con… Antonio Canova” alla Gipsoteca di Possagno che anticipa il festival autunnale “Treviso: Dripping Taste - l’Arte nel Piatto”.
Domenica 6 luglio, nella cornice della Gipsoteca di Possagno, si è tenuto invece l’evento di food design, aperto al pubblico, “A Tavola con… Antonio Canova”. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Antonio Canova e Treviso Glocal, è l’anticipazione estiva di “Treviso: Dripping Taste, l’Arte nel Piatto”, affermato progetto del Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana che celebra il connubio fra cibo e cultura. Il tema di quest’anno, a 100 anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale, sarà la Grande Guerra e i sei ristoranti partecipanti, in rappresentanza di tutto il Gruppo, presenteranno al pubblico le loro creazioni ispirate alle parole chiave Bellezza, Distruzione, Emozione, che vanno a ricordare il bombardamento subito dal museo nel 1917 e la paziente opera di restauro operata da Stefano e Siro Serafin, padre e figlio, che permise, nel 1922, di riaprire il museo al suo splendore.
I piatti sono stati esposti in un percorso di “Isole del Gusto” dislocate nel giardino della Gipsoteca il numeroso pubblico circa 250 persone ha avuto il piacere di assaggiare queste creazioni che, per la scelta degli ingredienti, la tecnica di cottura, il cromatismo e l’esposizione plastica cercheranno di ricreare, appunto, il dramma della bellezza, sconvolta dall’evento bellico.
I ristoranti del Gruppo della Marca Trevigiana che hanno dato vita a questo originale “percorso del gusto canoviano” sono: “Villa Castagna” di Crocetta del Montello, “Villa Razzolini Loredan” di Asolo, “Da Domenico alle Grave” di Spresiano, “Da Dussin” di Piavon di Oderzo, “Al Migò” di Treviso e “Al Sile” di Casier.
Una giuria di esperti del settore e giornalisti ha selezionato il progetto gastronomico più efficace, che è risultato essere quello di Diana Bertuola di Villa Castagna di Crocetta del Montello, che ha avuto l’onore di presentare il proprio piatto all’interno del museo, al centro di una speciale installazione. Un vero e proprio “evento nell’evento” per gli amanti della storia, dell’arte e del buon gusto. L’effetto di degustare un finger food come quello di Villa Castagna all’interno della Gipsoteca è stata senz’altro per tutti un’esperienza indimenticabile.
Il finger food vincente era composto da una spuma di mozzarella che racchiudeva al suo interno una geleé di pomodoro seguito da una cialda di pane croccante su una sfera di Morlacco e si concludeva con un aspic dove risaltava un germoglio di menta per indicare la forza irrefrenabile della rinascita. Finger food concettuali ma assolutamente ottimi. Una menzione particolare a mio avviso merita Migò di Treviso che ha rappresentato fisicamente il tema della distruzione invitando gli ospiti a rompere con il martello la sua opera, una crosta di sale che racchiudeva un incredibile rotolo di pollo con piselli cotto in crosta di sale servito con una crema di rape rosse.
I finger food erano tutti interessanti per il lavoro di ricerca e per la professionalità dimostrata dagli chefs. Interessanti per le consistenze che si alternavano e per i sottili giochi di temperature e aromi che sprigionavano.
La serata è stata arricchita dalla partecipazione del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e del Consorzio di Tutela del Montello e Colli Asolani Docg, alla presenza dei produttori e dei sommelier AIS Veneto, per una serie di degustazioni guidate del Prosecco DOCG ma anche delle più interessanti varietà autoctone delle colline trevigiane.