VITTORIO VENETO - Icm, Istituto Cesana Malanotti: la partita è intricata per evitare il commissariamento dell’ente e nominare un nuovo cda. La posta in gioco è un nuovo presidente e un nuovo consiglio di amministrazione dopo le lacerazioni di questi mesi. Sabato 23 aprile alle 19 alla sede del Pd di Vittorio Veneto si riunisce il direttivo per capire chi possa essere il nuovo presidente e chi i consiglieri.

Una questione quella del Cesana Malanotti che sta tenendo banco da tempo all’interno della giunta e del consiglio comunale. Tanto che l’ultimo consiglio è stato annullato e si riunirà nuovamente il 28 aprile.

“Sabato ci troviamo con il sindaco per decidere in merito alle nomine degli enti come il Cesana e la Fenderl - anticipa il capogruppo del Pd Marco Dus - Il segretario del partito Ludovico Domini in questi giorni ha sottoposto al direttivo una rosa di nomi dove pescare le persone per il nuovo cda. Nel mini referendum si chiedeva di indicare dei nomi in base a criteri quali la competenza e l’affidabilità”. Ed ecco che in base anche a questi criteri il Pd sembra, salvo cambiamenti, fare indirettamente il nome del manager ed ex senatore del Pdl Maurizio Castro (in foto).

Se Castro andasse a ricoprire il ruolo di presidente del Cesana avrebbe certamente contro l’ex sindaco e segretario nazionale della Liga Veneta Toni Da Re. “Se venisse eletto Castro è la dimostrazione del debito di riconoscenza che Tonon ha con l’ex senatore per averlo aiutato nell’elezione a sindaco - afferma Da Re - Credo che il Cesana vada commissariato perché la situazione è troppo complessa e ingarbugliata. La presidente Tiziana Botteon ha ricoperto l’incarico gratuitamente per motivi etici, non credo che Castro, se eletto presidente, farebbe la stessa scelta”. Da Re, che è anche consigliere comunale di opposizione ha ancora rapporti tesi con Castro. “Ci salutiamo - dice Da Re - ma la diatriba è insanabile, se viene eletto all’ Icm come trampolino per fare il sindaco, è la volta che mi ricandido anch'io primo cittadino”.

“Nel partito abbiamo ragionato sui nomi - prosegue Marco Dus - arrivando alla conclusione che servono persone competenti. Il presidente verrà scelto dal cda. Abbiamo chiesto che ci possa essere anche un rappresentante della minoranza. Siamo orientati a proporre un nome che non porti l’ente al commissariamento. La Lega vorrebbe commissariare il Cesana e impedirci in questo modo di fare le nomine”. E quindi il nome che si fa è di qualcuno non del Pd e di alto profilo. Per cui potrebbe essere proprio Maurizio Castro.

Stefania Rotella © Riproduzione riservata