10/01/2025nebbia

11/01/2025sereno

12/01/2025sereno

10 gennaio 2025

Vittorio Veneto

Cesana Malanotti, operatore sociosanitario sospeso in via cautelativa

Il provvedimento assunto il 6 gennaio. Avviate le indagini interne

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

Cesana Malanotti, operatore sociosanitario sospeso in via cautelativa

VITTORIO VENETO – Dopo le ferie forzate, il rientro al lavoro per alcuni giorni. Ma per l’operatore sociosanitario, al quale sono state mosse le accuse di presunti maltrattamenti ai danni di anziani ospiti dell’istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, ora il nuovo stop. L’istituto lo ha sospeso dal servizio in via cautelativa dal giorno di Epifania, 6 gennaio, e martedì 7 gennaio ha avviato le indagini interne dopo quanto emerso a metà dicembre a seguito delle indagini condotte dai carabinieri a seguito delle denunce sporte da alcuni famigliari degli ospiti.

 

«L’operatore sociosanitario non è in servizio, è cautelativamente sospeso – aggiorna il presidente dell’Ipab Cesana Malanotti, l’avvocato Giuseppe Maso -. Il 7 gennaio abbiamo avviato le indagini interne. Noi ancora in mano non abbiamo niente relativamente alle indagini dei carabinieri e il giudice ha rigettato la richiesta di sospensione dal servizio. Ad oggi nessun famigliare è venuto a lamentarsi da noi, né ci sono state richieste di trasferimento verso altre strutture di nostri ospiti».

 

Il presidente Maso ci tiene a ribadire «l’alta qualità del servizio e l’assoluta professionalità di tutto il personale attualmente in servizio. L’ambiente dell’Istituto è sereno, sicuro e accogliente. In attesa del completamento dell’indagine interna avviata e tesa a chiarire se sussistano fatti degni di nota, è stata disposta la sospensione cautelare del dipendente. L’Istituto, inoltre, è pronto ed assolutamente disponibile a collaborare attivamente con le autorità competenti. A tal fine abbiamo incaricato l’avvocato Daniele Corrado di assisterci sia nell’iter in corso che, dopo la conclusione dell’indagine, per tutelare l’immagine ed il buon nome dell’Istituto».

 

Nel frattempo è stato ricostituito il Comitato dei rappresentanti degli ospiti e dei famigliari che al termine dell’emergenza Covid, pur avendone favorito la rinascita, non ha mai avuto seguito per carenza di adesioni. A novembre erano state indette le elezioni e il 4 dicembre è avvenuto lo spoglio dei voti. 45 le schede depositate e sebbene non sia stato raggiunto nemmeno la metà del quorum del 40% previsto (pari a 102 votanti), il consiglio di amministrazione dell’Ipab ha comunque deciso di dare corso al comitato. “Prevale in ogni caso – afferma il cda – l’opportunità che la governance dell’Istituto sia arricchita da una forma di rappresentanza coerente con le esigenze di partecipazione attiva e responsabile di tutte le soggettività sociali coinvolte nell’esperienza socio-sanitaria e comunitaria che si realizza in un centro di servizi pubblico per anziani non autosufficienti”, da qui la decisione di “dare operatività alle persone elette” nonostante il mancato quorum.

 

«Domani – annunciata il presidente Maso – avrò un primo incontro con il Comitato dei famigliari, ricostituito anche se non è stato raggiunto il quorum di partecipazione previsto».

 

Sulla vicenda ha assicurato massima attenzione anche l’amministrazione comunale di Vittorio Veneto come evidenziato dal sindaco Mirella Balliana rispondendo, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, alla domanda di attualità presentata dal consigliere Giovanni Braido (gruppo misto), non escludendo un prossimo intervento in aula del presidente Maso per relazionare sul caso anche in base all’evolversi.

 



foto dell'autore

Claudia Borsoi

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×