CESSALTO, LEGAMBIENTE CONTRO LA CENTRALE
Nota al vetriolo del circolo del veneto Orientale
Cessalto - Legambiente contro la centrale turbogas di Cessalto.
Infatti il Circolo Legambiente Venetorientale “Geretto-Pascutto” esprime la propria preoccupazione per la realizzazione di una nuova centrale a turbogas nella zona industriale di Cessalto.
«Il progetto - spiega in una nota il gruppo - presentato, pari a 49,9 MW di energia prodotta, è stato volutamente proposto per rimanere sotto la soglia di VIA (valutazione impatto ambientale) che, la legge regionale, stabilisce si faccia quando si raggiungano i 50 MW. Questa scelta ha consentito l’uso di uno strumento d’analisi ridotto ovvero, lo screening di VIA, analisi generalizzata degli impatti, e obblighi di comunicazione alla popolazione in forma ridotta.
Riteniamo questo agire privo di rispetto della cittadinanza dove l’impianto verrà installato. La decisione di non valutare, in modo approfondito, gli effetti conseguenti all’aumento dell’inquinamento che l’entrata in funzione dell’impianto comporterà, sembra voglia impedire alla popolazione la piena conoscenza di ciò che succederà.
Continuare a dire che l’impianto produrrà 49,9 MW è giusto ma bisogna dire, anche, che per produrre quest’energia l’impianto dovrà bruciarne 131 di MW, quasi 3 volte tanto. La resa MASSIMA dell’impianto proposto è pari al 38/40%.
Sono queste le tecnologie migliori?» si chiedono dal gruppo.
Ma Legambiente rimarca: «Pensiamo sia doveroso valutare quanto avviene sul territorio e non solo il singolo camino, perciò ci chiediamo: È stato considerato l’effetto cumulativo delle emissioni della vicina zona industriale di Motta di Livenza, di quella di Cessalto, dell’autostrada con la costruenda 3^ corsia? È stata informata la popolazione durante l’iter autorizzativo?
Cessalto è noto, ai più, per la presenza nel proprio territorio di un importante residuo di bosco planiziale, è stato tenuto conto di ciò? Ci facciamo queste domande perché l’iter scelto dal proponente consente di evitare queste valutazioni, perché? E la popolazione? Nel progetto, si applica la massima tutela per la salute dei cittadini?
Purtroppo dobbiamo dire che tutto il Veneto Orientale è puntellato da progetti piccoli e grandi di centrali (biomasse e turbogas), ed ognuna di queste riceve un’autorizzazione senza considerare quella del paese vicino. Riteniamo fondamentale che la Regione Veneto con i nuovi amministratori che, ripetutamente, hanno dichiarato il loro interesse a difendere il territorio, presenti in tempi rapidi il Piano Energetico Regionale ponendo delle regole a questi insediamenti. Crediamo sia necessario che l’autorità competente, il Sindaco, chieda venga applicata la VIS (Valutazione d’Impatto Sanitaria) a garanzia dei propri cittadini.
Ricordiamo le preoccupazioni emerse alla recente conferenza internazionale di Parma su “Ambiente e Salute” che, presenti 53 stati e l’OMS, ha fornito dati preoccupanti sugli effetti dell’inquinamento sulla salute dei bambini e dei più deboli. Ricordiamo che, nella stessa sede, il Forum dei Giovani ha sottoscritto il documento nel quale si dichiara che “la salute è un diritto non contrattabile”. Invitiamo, la Regione Veneto e l’Amministrazione Comunale, a riconsiderare le autorizzazioni rilasciate finchè non saranno soddisfatte le condizioni di massima garanzia per la salute dei cittadini» chiude Legambiente.