Chiude il Fondaco dei Tedeschi a Venezia
226 lavoratori a rischio licenziamento
| Isabella Loschi |
VENEZIA - Il Fondaco dei Tedeschi a Venezia chiude. Il famoso centro commerciale di lusso all’interno di uno dei palazzi più famosi di Venezia, il Fontego dei Tedeschi, a pochi passi dal ponte di Rialto, abbassa le serrande delle attività e prepara le lettere di licenziamento per 226 lavoratori.
La notizia è stata confermata dalla proprietà, il Gruppo Dfs, che in una nota ha spiegato: “Dopo un'attenta valutazione il gruppo ha deciso di chiudere le attività presso il Fondaco dei Tedeschi a Venezia, e di non rinnovare il contratto di locazione, che scadrà a settembre 2025. Questa difficile decisione - viene detto - rientra nell'ambito di una ristrutturazione generale intrapresa da Dfs, che deriva dalla situazione e dalle prospettive economiche molto critiche che Dfs e il settore del travel retail stanno affrontando a livello globale e, in particolare, dai risultati negativi del negozio di Venezia”. "Il Fondaco dei Tedeschi rimarrà aperto per una parte del primo semestre, al termine della quale sarà chiuso per gli ultimi mesi del periodo di locazione, dedicati ai lavori di disallestimento. In questa fase di transizione, il nostro obiettivo primario è ridurre al minimo l'impatto sociale per il nostro personale. Ci impegniamo a tenere informati i nostri dipendenti durante tutto il processo, lavorando a stretto contatto con i sindacati e con le autorità competenti".
A far arrabbiare l'amministrazione lagunare sono stati soprattutto i modi con cui è stato reso noto l'abbandono di uno dei palazzi più belli del centro storico. “Abbiamo appreso oggi, con sorpresa, ricevendo la comunicazione di apertura di una procedura di licenziamento collettivo, la decisione della società Dfs Italy di voler procedere alla chiusura di Fondaco dei Tedeschi di Venezia, il prestigioso punto vendita dei brand del lusso, e al licenziamento dei 226 dipendenti. Sarebbe stato utile - afferma l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan - un congruo preavviso sulle intenzioni della società per assicurare la massima tempestività nella presa in carico della situazione da parte della Regione. Per la gestione di questa complessa situazione ho chiesto il supporto dell’unità di crisi aziendali che, con la Direzione lavoro regionale, ha già fissato un primo tavolo tecnico con l’azienda e le parti sociali. Posso già da ora assicurare che, come Regione, forniremo tutto il supporto necessario alla definizione di soluzioni e all’impiego degli strumenti disponibili”.
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