Cinquant'anni per l'Aido di Valdobbiadene
Grande festa al Tempio del Donatore di Pianezze per il primo gruppo Aido della provincia di Treviso ad aver compiuto mezzo secolo
| Fabio Zanchetta |
VALDOBBIADENE - Nella giornata di ieri, domenica 14 luglio 2024, il gruppo di Valdobbiadene dell'Associazione Italiana per la Donazione di Organi (Aido) ha celebrato i primi cinquant'anni di attività al Tempio del Donatore di Pianezze. Una festa importante e partecipata, a cui sono accorsi una trentina di gruppi dell'associazione da tutto il territorio regionale, oltre a una delegazione dell'Avis di Valdobbiadene, varie autorità e numerosi associati e simpatizzanti. Quello di Valdobbiadene è il primo gruppo comunale Aido della provincia di Treviso ad aver raggiunto il mezzo secolo di vita, anche se oggi è guidato da un direttivo giovane composto in gran parte da trentenni e quarantenni, alcuni con un impegno di lungo corso come volontari.
“Cinquanta è un numero importante in ogni settore della vita, ma noi come Aido dobbiamo essere ulteriormente spronati a fare di più. La popolazione non è ancora sufficientemente sensibilizzata alle tematiche della donazione e il lavoro resta molto da fare”, ha spiegato Luca Meneghel, 41 anni, presidente dell'Aido di Valdobbiadene che da pochi mesi ha iniziato il suo secondo mandato e volontario da più di vent'anni. Nel 2020 Meneghel ha sostituito il cavalier Luciano Tramet, presidente di Aido Valdobbiadene per dieci mandati e ben trentasei anni: a lui e a Gaetano Dalla Longa, volontario da quarant'anni, il gruppo ha donato delle targhe di ringraziamento per la generosità e l'impegno spesi a sostegno dell'associazione. “Oggi tributiamo un grande omaggio ai nostri soci fondatori – ha sottolineato Meneghel – che inizialmente erano pochi ma fortemente motivati ad affrontare le numerose difficoltà e diffidenze iniziali. Loro ci hanno dato la possibilità di essere qui oggi, dopo cinquant'anni, e immagino che ne sarebbero orgogliosi”.
Ad ospitare le celebrazioni, il luogo che la comunità di Valdobbiadene ha voluto dedicare a chi decide di donare parte di se stesso al prossimo: il Tempio del Donatore, una chiesa moderna dalle solide mura di cemento il cui caratteristico tetto di legno a capanna la fa assomigliare a una grande tenda. Un senso di protezione non casuale: questo edificio fu fortemente voluto agli inizi degli anni Sessanta dal primo presidente Avis di Valdobbiadene, Giovan Battista Cecchella, e dall'allora cappellano Don Vittorio Gomiero, come simbolo di pace da costruire alle pendici del monte Cesen, dove durante la Grande Guerra una postazione austro-ungarica fronteggiava i soldati italiani provenienti dalle zone del Montello del Monte Grappa. A margine della manifestazione, i rappresentati provinciali e regionali dell'Aido hanno voluto spiegare l'impegno quotidiano dell'associazione e come essa si stia aprendo alla partecipazione delle nuove generazioni, un passo avanti indispensabile per continuare a diffondere la cultura della donazione di organi, unico modo oggi per cui avvenga un trapianto.
“Nel 2023 abbiamo ottenuto i migliori risultati di sempre, questo anche grazie a una nuova e innovativa formula di trapianto come quella a cuore fermo – spiega Ottavio Aggio, vicepresidente Aido Veneto – I nostri volontari storicamente investono sul territorio e riescono a coinvolgere molti giovani, ma nella nostra regione ancora oggi una persone su tre, una su quattro in certe zone, rifiuta il trapianto di organi o non si esprime in merito. Per questo è importante continuare a sensibilizzare in tal senso, e spiegare che ci sono varie modalità per dare l'assenso: la raccolta delle volontà da parte dell'Aido, all'atto del rinnovo della carta di identità, o come dichiarazione da presentare all'Ulss o persino con una dichiarazione firmata da tenere sempre con i propri documenti”.
“La sezione provinciale di Treviso è stata una delle prime a nascere in Italia, e oggi la nostra provincia conta di oltre trentaseimila iscritti, tra cui molti attivi e impegnati quotidianamente – racconta Angelino Tronchin, presidente Aido Treviso – Per continuare a diffondere il valore della donazione è importante continuare a coinvolgere i giovani, su cui abbiamo sempre investito molto, in particolare organizzando incontri nelle scuole. Pensando proprio a loro è stata creata Digital Aido, cioè la possibilità di dare il proprio assenso al trapianto via dispositivo elettronico, attraverso l'apposita App o sul sito digitalaido.it”.
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