TREVISO - “Contare 2.460 iscritti è un segnale positivo e per il quale non possiamo essere che orgogliosi”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il boom di adesioni all’Aido nella sola città di Treviso.

“Ci sono malattie – prosegue Zaia – per le quali l’unica possibilità di guarigione è il trapianto. Aderire all’Aido è, quindi, una scelta importante che permette di salvare moltissime vite”. In Italia, nel 2013, infatti, ci sono stati 3.300 trapianti per un totale di 1.400 donatori. In tutto 300 trapianti di cuore e comunque non abbastanza: nella lista d'attesa ce n'erano 800. In 500 quindi stanno ancora combattendo la loro personale battaglia contro il tempo.

Negli ultimi anni i casi di negazione rispetto alla donazione degli organi sono leggermente diminuiti, hanno confermato i vertici del Gruppo Aido Treviso, nel corso dell’annuale assemblea dell’associazione. Nel 2013 i casi di opposizione all’espianto sono stati il 33% a livello nazionale; in Veneto, invece, il 22%. “In media si eseguono 23 trapianti ogni milione di abitante e non possiamo, quindi, che continuare a combattere utilizzando un’informazione efficace ed efficiente e soprattutto coinvolgendo i giovani. Loro, infatti, – conclude Zaia – sono il nostro futuro”.

A ottobre dell’anno scorso Uls 9 e Ca’ Sugana, attraverso un accordo, hanno messo a disposizione della cittadinanza all’ufficio anagrafe del comune la possibilità di compilare i moduli per la dichiarazione volontaria a donare o l'iscrizione all'associazione.