Clima, a Parigi la simbolica marcia delle scarpe
| Irene Lucarelli |
Si apre oggi a Parigi la conferenza sul clima dell'Onu COP21, con 147 capi di Stato e di governo e 40mila delegati attesi nella capitale francese nei prossimi giorni. La città è blindata in seguito agli attacchi della notte del 23 e le manifestazioni sono state proibite.
Per questo, l'ong Avaaz ha organizzato a Place de la Republique, in uno dei quartieri colpiti dagli attacchi terroristici del 13 novembre, una enorme installazione a cui tutti sono chiamati a contribuire, lasciando un paio di scarpe, scarpe dirette verso la Nation, percorso della manifestazione annullata.
"Non potremo manifestare in carne e ossa, ma questa azione altamente simbolica sarà in grado di trasmettere il messaggio che siamo uniti per difendere tutto ciò che amiamo. E' il nostro modo di dire che la paura e il terrore non potranno mai ridurre a silenzio il nostro sogno collettivo per un futuro pulito al cento per cento, unito al centro per cento", ha spiegato l'organizzazione.
In numerose altre città del mondo, si sono svolti eventi in sostegno del raggiungimento di un accordo per la riduzione delle emissioni a effetto serra, ovvero un impegno dei Paesi per limitare l'aumento delle temperature ai due gradi, la soglia oltre la quale le conseguenze saranno irreversibili per il pianeta.
A Sydney, sono scese in piazza 45mila persone, a Brisbane 40mila, e 10mila a Brisbane, a Londra l'appuntamento è a Park Lane a mezzogiorno. Altre manifestazioni si sono svolte a Nairobi. Beirut, Seul. "Un accordo possibile, sento che tutte le parti coinvolte hanno più spinta ad agire", ha dichiarato Amjad Abdulla, delegato delle Maldive, presidente dell'Alleanza dei piccoli stati insulari, i più colpiti dai cambiamenti climatici.