Colle Umberto, scrive a Bonaccini e Nardella e loro rispondono: "Bisogna ricordare Bottecchia"
La lettera di Tiziana Gottardi, presidente della Pro Loco. Nel 2024 il Tour de France partirà da Firenze
COLLE UMBERTO - Colle Umberto vuole ricordare, ancora una volta, la figura di Ottavio Bottecchia. Tiziana Gottardi, presidente della Pro Loco, ha scritto una lettera a Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e a Dario Nardella, sindaco di Firenze. Nel 2024 il Tour de France partirà infatti dal capoluogo toscano e farà tappa in Emilia-Romagna. Si tratta di un evento storico, visto che il tour non è mai partito dal nostro Paese. Bottecchia, ciclista originario proprio di Colle Umberto, è stato il primo italiano a vincere il Tour de France (nel 1924 e nel 1925).
E così Gottardi ha preso la palla al balzo per inviare una richiesta ai due rappresentanti delle istituzioni. “A nome mio e di tutta la cittadinanza di Colle Umberto, che si sta adoperando per un triennio di grandi festeggiamenti, Le chiediamo la sensibilità di ricordare nelle tre tappe italiane le gesta, la forza e la grandiosità di un uomo unico e speciale che ha segnato, pedalata dopo pedalata, un ciclismo eroico e romantico, precursore della grande tradizione e della ricchezza sportiva che vediamo ancora oggi”, ha scritto la presidente. Il sito “Tuttobiciweb” ha pubblicato il carteggio tra le parti: dopo pochi giorni, infatti, Nardella e Bonaccini hanno risposto alla missiva di Gottardi. “Non mancherò di segnalare agli organizzatori del Tour e di richiamare alla stampa e ai media la figura straordinaria di Ottavio Bottecchia”, ha scritto il presidente emiliano.
“La partenza, per la prima volta, del Tour de France dall'Italia, e proprio da Firenze, ci riempie di orgoglio – si legge nella risposta di Nardella -. È l'omaggio a un Paese che vanta illustri tradizioni nel ciclismo e che ha dato a questo sport - e al Tour stesso - campionissimi come Gino Bartali, Marco Pantani, Fausto Coppi, insieme a figure meno note forse al grande pubblico ma straordinarie come Gastone Nencini o il grande Ottavio Bottecchia. Credo sia giusto celebrarli e ricordarli insieme in questa grande festa del ciclismo mondiale che è la Grande Boucle”.