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26 gennaio 2025

Conegliano

Conegliano: ecco chi c’è dietro il “Marchese del bitter”, il “giustiziere” dei social

“Conegliano è cambiata, ma sono cambiate anche le persone e le loro esigenze"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

marchese del bitter

CONEGLIANO - Da un anno e mezzo il “Marchese del bitter” sta riscrivendo le regole della satira. Perché riesce a farla in modo educato, ragionato, preciso e sensato. Non risparmia (giustamente) nessuno e non oltrepassa mai la sacra linea del buonsenso. I suoi post si occupano soprattutto di Conegliano e sono dei lunghi ragionamenti sulle notizie di cronaca locale, una cosa a metà tra la rassegna stampa e il commento “politico”. Ma chi c’è dietro il Marchese? In realtà l’inventore di questa strana figura è un signore che si chiama Giacomo Dall’Amico. Ha 59 anni, è un ingegnere meccanico e gestisce una piccola azienda a San Vendemiano. Da anni si occupa di sistemi di riscaldamento e di condizionamento. Giacomo è originario di Portogruaro, ma vive a Conegliano da 32 anni.

 

“Sono un po’ stanco di lavorare – ammette il Marchese -. Sono un grande appassionato di musica e di scrittura, e nel tempo libero mi dedico a queste due attività”. La pagina Facebook è nata durante l’ultima campagna elettorale. “Mi sono messo nei panni dei cronisti – racconta Giacomo -. L’idea del bitter è nata dagli aperitivi organizzati in occasione dei comizi. Mi stavano consumando tutto il Campari! Ovviamente la pagina e i post hanno un taglio ironico. Come diceva il mio maestro Alberto Sordi, si può ridere di tutto, perché il 75% è farsa e il 25% è tragedia. Evito solo gli argomenti divisivi e non parlo mai di cronaca nera, di politica e di religione”.

 

L’ispirazione gli viene di notte. “I miei non sono dei veri e propri post, sono troppo lunghi – spiega il Marchese -. Di sera penso ai contenuti, poi mi sveglio alle 5 e mezza e scrivo un foglio A4 intero”. La sua attività è molto apprezzata dai coneglianesi, e nel giro di un anno e mezzo la pagina ha attirato centinaia di follower. “Le persone mi mandano messaggi privati – dice Giacomo -. Alcuni mi stimano, altri mi mandano a quel paese, ma è normale. Alla fine io scrivo per avere un ritorno in termini di like, la mia pagina non ha scopo di lucro. A volte arrivano delle minacce velate, ma non è un problema: i commentatori sono il mio pane”. “Conegliano è cambiata, ma sono cambiate anche le persone e le loro esigenze – sostiene il 59enne -. Una volta, quando uscivamo, restavamo sempre in zona. Oggi, invece, le persone si allontanano molto per andare a cena o per fare acquisti. Non è colpa del sindaco se i negozi chiudono e il centro si svuota, il problema sta nella mentalità della gente”.

 


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Roberto Silvestrin

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