A Conegliano ormai comandano gli "altri": brutta sconfitta per il sindaco Chies
Bernardelli rimosso dall'incarico di presidente del consiglio nella seduta di ieri sera
CONEGLIANO - La seduta di ieri sera ha certificato una cosa nota ormai da qualche tempo: il sindaco Fabio Chies non ha più i numeri in consiglio comunale, e a tenere le redini del gioco è – di fatto – “l’opposizione allargata”.
Ieri sera i 13 consiglieri dei Popolari per Conegliano, del gruppo misto e delle opposizioni hanno fatto il bello e il cattivo tempo: i loro voti, contro quelli dell’ormai ex maggioranza, hanno fatto approvare la revoca della carica di presidente del consiglio a Giovanni Bernardelli, decaduto quindi dal proprio incarico.
La seduta, tenutasi in videoconferenza, è stata poi gestita da Isabella Gianelloni, che ha sostituito l’esponente leghista alla guida del consiglio comunale. La minoranza allargata ha poi fatto approvare anche importanti emendamenti alle variazioni di bilancio, votate da tutti e 25 i componenti del consiglio. In questo modo, tra le altre cose, il fondo per aiutare i commercianti e gli esercenti contro la crisi da Covid-19 viene raddoppiato, toccando quota 200mila euro, mentre i contributi legati al Confidi vengono portati a 80mila.
Approvata anche, con i 13 voti dell’opposizione allargata, la mozione sull’operato dell’assessore Claudia Brugioni. I firmatari del documento chiedevano “al consiglio comunale di esprimere censura all’operato dell’assessore”, e cioè – traducendo – di criticare, di biasimare l’operato dell’esponente di giunta.
La mozione non ha comunque effetti pratici, perché solo il primo cittadino è legittimato a sfiduciare un componente della giunta e a ritirarne le deleghe. Un consiglio, quello di ieri sera, che ha sottolineato la crisi politica della città: ora i 13 si attendono le dimissioni del sindaco, ma – se queste non dovessero arrivare – sono pronti anche a sfiduciarlo o a dare le dimissioni essi stessi, per interrompere il mandato di Chies.