CONEGLIANO - La mostra di incisioni di Tiziano Toscani incentrata sul Terzo Reich, inaugurata lo scorso 2 marzo nell'Oratorio dell'Assunta in Piazza Cima a Conegliano, ha sollevato molte polemiche riguardo il tema trattato, a detta di alcuni, acriticamente, e sulla scelta dell'artista stesso di presentarsi in divisa. Oltre alle critiche sono arrivate però anche attestazioni di stima, per il talento dimostrato dall'artista in queste acqueforti e anche per le sue reali intenzioni, che sarebbero spesso fraintese.

Come è lui stesso a spiegare, Tiziano è un artista di origine tedesca, e questo comporta un'eredità culturale molto forte: l'incisione come tecnica artistica da trattare con una precisione quasi ossessiva e il rapporto con gli anni più oscuri del suo Paese.

Valentina Vendrame, presidente dell'associazione Artiglio che ha organizzato l'esposizione, ha voluto spiegare le intenzioni che l'hanno guidata e chiarire che in nessuno dei coinvolti c'è mai stato desiderio di apologia, anzi il contrario.

Parliamo dell'associazione Artiglio di cui è presidente...

La nostra è un'associazione apolitica, contraria a ogni forma di razzismo e sessismo, aperta a ogni tipo di arte senza distinzioni culturali, che anzi cerca lo scambio culturale come motivo per arricchirsi. Il nome stesso dell'associazione non ha alcun riferimento politico, vogliamo solo lasciare il segno con l'arte che esponiamo e cercare di unire tutti a prescindere dall'appartenenza.

Dell'artista Tiziano Toscani cosa vuole dirci?

Tiziano è un ragazzo di grande talento e cultura, noto per la sua gentilezza e molto stimato a Cordignano, dove vive. Solo che ha atteggiamenti particolari e per questo spesso non viene capito: noi volevamo dare modo alla gente di conoscerlo, di andare oltre l'apparenza e comprendere le intenzioni della sua arte.

Cosa vuole veramente comunicare questa mostra?

Tiziano è assolutamente apolitico, lui però tenta di immedesimarsi nei tempi che studia per capire come un regime che ha commesso quelle atrocità possa essere stato amato dalle persone comuni, e per questo guarda dall'interno la quotidianità della Germania nazista. Sono riproduzioni di documenti storici, e la storia non può essere cancellata, deve anzi essere mostrata come monito per evitare di rifare gli stessi errori.

Le divise e l'immagine di Hitler hanno turbato qualcuno, c'è anche un po' di provocazione in tutto questo?

L'arte è spesso provocatoria, ma questo non significa che sia a favore di quello che mostra. L'arte deve lasciare un segno nelle persone, ma se permette loro di capire oltre l'apparenza e comprendere gli sbagli commessi in passato allora è un segno positivo.