Conegliano Valdobbiadene, resa al -3% nel 2024, ma con uve sane
La vendemmia è terminata in ritardo, a ottobre inoltrato
| Ansa |
CONEGLIANO - Resa leggermente inferiore, circa il -3% rispetto al 2023, ma uve sane alla chiusura, avvenuta a ottobre inoltrato, come non capitava da anni, della vendemmia 2024 per la denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. L'annata non ha risparmiato preoccupazioni e fatiche ai viticoltori, che hanno dovuto affrontare una primavera piovosa (da aprile a metà giugno) e, contemporaneamente, temperature medie basse per la stagione. I suoli freddi e umidi e le temperature basse hanno frenato lo sviluppo vegetativo che fino ai primi giorni di luglio avevano portato le piante a sviluppare a grappoli spargoli, con acini piccoli. Il 9 luglio s'inverte la tendenza climatica, le temperature si alzano repentinamente e alle giornate caldissime - picchi superiori a 35 gradi - non si alternano notti fresche, alcune notti hanno superato i 20 gradi.
Le "notti tropicali" hanno complicato il processo di mantenimento della necessaria acidità ma il clima di settembre, in particolar modo le ultime tre settimane, con notti fresche e qualche pioggia, ha marcato in modo rilevante il quadro aromatico dei grappoli, riportando anche il corretto equilibrio di acidità e zuccheri negli acini. Le frequenti piogge primaverili hanno evidenziato l'estendersi degli effetti del cambio climatico a tutti gli aspetti dell'attività viticola, compreso il problema delle microfrane. Contro questo fenomeno, il Consorzio è in procinto di introdurre un progetto con la finalità che prevede l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico, mostrare ai viticoltori esempi di ingegneria naturalistica che tutelino il paesaggio e l'inserimento in vigneto di sistemi di allerta.
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