Coppia dell'acido, Boettcher condannato a 23 anni di carcere
MILANO - Alexander Boettcher, imputato per associazione per delinquere e lesioni per una serie di aggressioni con l'acido , è stato condannato a 23 anni di carcere dai giudici di Milano. Il pm Marcello Russo aveva chiesto una condanna a 26 anni. Secondo l'accusa, Boettcher faceva parte di una vera e propria associazione a delinquere, la cosiddetta "banda dell’acido", composta anche dalla compagna Martina Levato e dal presunto complice Andrea Magnani.
La sentenza si riferisce all'aggressione compiuta a novembre 2014 nei confronti di Stefano Savi e di quella successivamente tentata ai danni di Giuliano Carparelli. Per le medesime vicende, con rito abbreviato sono stati condannati a 16 anni la Levato e a 9 anni e 8 mesi Magnani.
Per l'aggressione a Pietro Barbini, Boettcher e la compagna erano già stati condannato a 14 anni.
SAVI - I giudici dell'undicesima sezione penale del tribunale di Milano che hanno condannato Boettcher hanno anche stabilito un risarcimento di 1,2 milioni di euro a titolo di provvisionale per Stefano Savi. I giudici hanno anche stabilito un risarcimento di 60mila euro ciascuno per i genitori e il fratello del giovane rimasto sfigurato. Soddisfatto Savi, sfigurato il 2 novembre del 2014 e presente in aula, perchè i giudici "hanno riconosciuto che tra Boettcher, Magnani e Levato (il presunto complice Andrea Magnani e Martina Levato compagna di Boettcher, ndr), c'era un'associazione finalizzata alla punizione degli ex amanti della Levato", dice ai microfoni di Sky Tg24.
Una somma di 45mila euro dovrà essere versata all'Asl di Milano, 20mila euro ad Antonio Margarito accusato falsamente dalla Levato di violenza sessuale, e 50mila al fotografo Giuliano Carparelli, il quale riuscì ad evitare che l'acido gli sfigurasse il volto. I giudici non hanno riconosciuto l’aggravante della crudeltà a carico di Boettcher, ma lo hanno condannato a tre anni di libertà vigilata una volta finita di scontare la sua pena in carcere.