16/12/2024foschia

17/12/2024foschia

18/12/2024nuvoloso

16 dicembre 2024

Treviso

Coronavirus, vedi qualcuno passeggiare con il nastro blu? Non urlare, sono le mamme di bambini con autismo

La circolare prevede che le persone affette da tali patologie possano uscire dalla propria abitazione con l'assistenza necessaria di un accompagnatore

| Alberta Bellussi |

immagine dell'autore

| Alberta Bellussi |

Coronavirus, vedi qualcuno passeggiare con il nastro blu? Non urlare, sono le mamme di bambini con autismo

Nella bacheca di alcune mamme nei giorni della quarantena è apparso questo messaggio con un nastro azzurro a forma di cuore: "Se vedete una mamma e un bambino con qualche indumento blu o nastro blu che cammina all’esterno. Non urlare, non insultarli! O se vedi una macchina con un nastro blu, lo stesso. Sono mamme di bambini con #autismo che sono usciti per cercare di calmare la loro ansia, per loro questo momento è molto difficile."

 

È una quarantena molto difficile per alcune persone con particolari patologie tanto che ha portato la Direzione Regionale Prevenzione della Regione Veneto a fare una deroga per gli spostamenti di disabili intellettivi, autistici e portatori di particolari patologie psichiatriche. Sono tutte persone alle quali è un dovere civile prestare tutta l’attenzione possibile.

 

Questi soggetti sono, ad esempio, spesso connotati da particolari problemi comportamentali incompatibili con una lunga permanenza in spazi chiusi. Di conseguenza, la circolare prevede che le persone affette da tali patologie possano uscire dalla propria abitazione con l'assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando l’uscita allo stretto necessario e adottando tutte le misure di prevenzione raccomandate dalla normativa vigente (distanza interpersonale con terze persone, uso di mascherine).

 

L'accompagnatore avrà cura di portare con sé apposita autocertificazione, corredata dal certificato medico, attestante la sussistenza delle condizioni di salute che sono alla base della deroga alla limitazione di circolazione sopra descritta.

 



foto dell'autore

Alberta Bellussi
L'ambiente in cui viviamo non è di nostra proprietà Ci è stato"" prestato ""dai nostri padri affinché lo consegniamo migliorato ai nostri figli

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Treviso
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×