Speleologa ferita nella grotta Bueno Fonteno: soccorsi da tutta Italia
Squadre specializzate impegnate in un recupero complesso nelle viscere della terra
FONTENO (BERGAMO) – Sono iniziate ieri sera le operazioni di soccorso per una speleologa ferita nella grotta Bueno Fonteno, nel territorio bergamasco. L'allarme è stato lanciato intorno alle 22.30, mobilitando il Corpo nazionale di Soccorso alpino e speleologico (CNSAS), con squadre giunte da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto.
La donna si trova a circa quattro ore di distanza dall'ingresso della grotta, in una zona che fino a poche ore fa risultava inesplorata. La Bueno Fonteno, infatti, è ancora oggetto di esplorazioni speleologiche, dettaglio che complica ulteriormente l’operazione di recupero. I tecnici stanno lavorando per installare una linea fissa di comunicazione tra l’esterno e l’interno della cavità, necessaria per coordinare i soccorsi. Le condizioni della speleologa al momento non sono state rese note.
Le operazioni si preannunciano lunghe e complesse. "Il recupero in grotte di questo tipo richiede un grande sforzo tecnico e umano", spiegano dal Soccorso alpino, che ricorda come già nel luglio 2023 un intervento analogo fosse stato necessario nella stessa grotta.
Sul posto è in corso una mobilitazione straordinaria di uomini e mezzi, con il personale del CNSAS impegnato a fronteggiare le difficoltà legate alla profondità e alla morfologia del sito.
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