Gaza, raggiunto l'accordo Israele-Hamas. Trump: "Epico accordo grazie alla mia vittoria"
Netanyahu: "Ancora questioni irrisolte, speriamo di finalizzare nella notte"
| AdnKronos |
ISRAELE - Fonti israeliane confermano a Times of Israel che l'accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e per gli ostaggi è stato raggiunto. Come lo assicura questa sera "un alto diplomatico straniero" ad Hareetz.
E sempre al quotidiano israeliano una fonte israeliana ha spiegato che "è stata risolta la crisi" che si era venuta a creare dopo che Hamas aveva presentato nuove richieste sul corridoio Philadelphi lungo il confine tra Israele ed Egitto e dal quale, riferiscono fonti egiziane citate dall'emittente del Qatar Al-Arabi, la maggior parte delle Idf si sarebbe ritirata. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà quindi domani mattina alle 11, le 10 in Italia, per approvare l'accordo, riporta ancora Times of Israel.
Per Israele tuttavia vi sono ancora questioni dell'accordo su Gaza che rimangono "irrisolte" che spera di "finalizzare questa notte". E' quanto riferisce l'ufficio di Benjamin Netanyahu. "Diverse clausole dell'accordo quadro rimangono irrisolte, e noi speriamo che i dettagli vengano finalizzati questa notte", recita la dichiarazione dell'ufficio del primo ministro israeliano.
Secondo fonti arabe citate da Times of Israel ci sono alcune questioni "minori" su cui si sta ancora lavorando, come il controllo da parte di Israele dei mille palestinesi che dovranno essere scarcerati, in gran parte abitanti di Gaza imprigionati dall'inizio della guerra. rump esulta: "Abbiamo intesa, possibile solo con mia vittoria" "Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente. Saranno presto rilasciati, grazie!", quanto scrive su Truth Social il presidente eletto Usa Donald Trump, riguardo all'accordo su Gaza. "Abbiamo potuto avere questo epico accordo di cessate il fuoco solo come risultato della storica vittoria di novembre, che ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione cercherà la pace e negozierà accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati", continua esultando in un nuovo post dopo quello in cui ha annunciato l'accordo su Gaza, prima ancora della comunicazione ufficiale dei negoziatori Usa-Qatar-Egitto.
"Steve Witkoff continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per fare in modo che Gaza non tornerà mai ad essere un rifugio per terroristi - ha continuato riferendosi al suo inviato in Medio Oriente -. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre costruiremo sullo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo". "Abbiamo ottenuto così tanto senza neanche essere alla Casa Bianca - ha concluso -. Immaginate le cose fantastiche che succederanno quando io tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà confermata e potremo assicurare altre vittorie agli Usa".
Ministro Esteri Israele: "Domani voto"
Israele è "molto vicino" a raggiungere un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza, aveva detto poco prima dirlo il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar in una intervista a "Cinque minuti" su Rai Uno, prima di tornare a Tel Aviv. "Nella nostra regione niente è definitivo fino a che non lo è. Ma ci sono pochissime discrepanze. La mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere. Se succederà, domani ci sarà una riunione di governo per votare sull'accordo", ha spiegato. Sa'ar non esclude che in una fase successiva alla liberazione degli ostaggi e alla tregua ci sarà a Gaza una "presenza internazionale, con la presenza degli Stati arabi moderati, alcune componenti palestinesi che si possono accettare". Ma, precisa, "non bisogna mai andare troppo lontano: la prima cosa che serve ora è la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco".
"Noi siamo costruttivi con un solo obiettivo che è quello di mantenere la nostra sicurezza che non sarà raggiunto fino a che sarà Hamas a governare Gaza". Sa'ar ha anche espresso scetticismo sulla possibilità che l'Anp "sia in grado di governare Gaza", considerati i problemi che ha a "governare il suo territorio". "A Gaza, servirà un interlocutore affidabile, non terroristi o chi incita al terrorismo, non importa chi, pur che rispetti queste condizioni", ha precisato il ministro. "Non riconosco nella società palestinese un leader con un approccio diverso nei confronti di Israele", ha aggiunto ribadendo la sua posizione contraria all'obiettivo dei 'due popoli, due Stati'. "Al momento noi non dobbiamo basare le nostre politiche su illusioni e auspici, ma sulla realtà e la realtà è che i palestinesi non possono essere una garanzia per la nostra sicurezza", ha precisato.
Hamas consegna approvazione accordo
La delegazione di Hamas a Doha, guidata da Khalil Al-Hayya, ha consegnato nel pomeriggio ai mediatori di Qatar ed Egitto l'approvazione da parte del gruppo palestinese dell'accordo, ha confermato la stessa fazione palestinese ad al-Jazeera.
Accordo in arrivo, i tempi secondo i media
Il premier israeliano terrà questa sera una riunione di emergenza con la delegazione del Qatar e con i leader dell'establishment della sicurezza e dell'esercito, riporta l'emittente Channel 13. Una fonte israeliana, giudicata 'affidabile' da Haaretz, ha spiegato che il governo israeliano si sta preparando a riunirsi stasera o domani mattina per ratificare l'accordo di cessate il fuoco, insieme all'elenco degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi da liberare. La fonte ha aggiunto che Israele spera che i primi ostaggi vengano liberati all'inizio della prossima settimana, prima dell'insediamento del Presidente eletto Donald Trump del 20 gennaio.
Una fonte palestinese ha confermato intanto all'emittente israeliana Kan che probabilmente l'accordo sarà firmato domani. La fonte, che ha preferito restare anonima, ha precisato che il passo avanti decisivo è maturato in un incontro tra i leader di Hamas che si è svolto stamane, durante il quale sono state risolte quasi tutte le questioni, compresa quella delle mappe che definiscono il ritiro delle Idf dalla Striscia. La fonte ha aggiunto di aspettarsi che l'attuazione dell'intesa possa iniziare 24-48 ore dopo la firma.
Idf si prepara al rilascio dei primi 33 ostaggi
L'Idf si sta preparando a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati nella prima fase dell'accordo che è stato raggiunto con Hamas, con un'operazione che è stata chiamata "Ali della Libertà", secondo quanto riporta Times of Israel. Secondo quanto emerso nella prima fase di cessate il fuoco saranno rilasciati 33 ostaggi, donne, bambini e anziani, in cambio della scarcerazione di centinaia di palestinesi. Si ritiene che questi ostaggi siano tutti vivi.
Festeggiamenti a Gaza
"Massicce celebrazioni popolari in corso in diverse aree della Striscia di Gaza in seguito alla conferma della firma di un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, che pone fine alla guerra israeliana in corso nella Striscia da più di 15 mesi" riferisce l’emittente qatarina al-Jazeera che parla di “un’atmosfera di gioia che domina le strade di Deir al-Balah, nel centro della Striscia, e di Khan Yunis nel sud”, poco dopo la notizia dell’imminente accordo di cessate il fuoco.
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