Covid: novantenne belga contagiata da due varianti. Caso senza precedenti
L'anziana, morta di Covid-19 a marzo, aveva contratto contemporaneamente due varianti del coronavirus
| Ilaria Frare |
BELGIO - Il caso, discusso al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID), mostra che è possibile essere infettati contemporaneamente da due varianti di Covid-19, ha affermato in una nota la società organizzatrice dell'evento. Secondo la compagnia, la nonagenaria ha contratto le varianti Alpha e Beta, identificate per la prima volta in Gran Bretagna e Sud Africa, e i suoi medici hanno detto che potrebbe essere stata infettata da due persone diverse.
La donna, che viveva da sola ricevendo assistenza, nel marzo scorso era stata ricoverata in un ospedale di Aalst vicino a Bruxelles in seguito a delle cadute e, al momento del ricovero era risultata positiva al tampone. Inizialmente in buone condizioni l'anziana che, come ha riferito il canale pubblico belga VRT non era stata vaccinata, nel giro di pochi giorni ha sviluppato gravi sintomi respiratori che hanno compromesso la sua condizione e non è riuscita a sopravvivere.
"Questo è uno dei primi casi documentati di co-infezione con due varianti del SARS-CoV-2 che destano preoccupazione", riferisce l'autrice principale del lavoro Anne Vankeerberghen dell'ospedale belga OLV Hospital presso Aalst, ma non si tratterebbe comunque di un caso isolato: simili rari eventi di doppia infezione possono effettivamente capitare.
Nel gennaio scorso, in Brasile era stato riscontrato il caso di due persone che avevano contratto due varianti. Inoltre, i ricercatori portoghesi hanno trattato un diciassettenne che sembrava avere contratto un secondo ceppo di Coronavirus, mentre si stava riprendendo dalla precedente infezione.
“Il Belgio” fa notare Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti “come gran parte dell'Unione europea, ha incontrato difficoltà con le consegne di vaccini all'inizio del 2021 e la sua campagna di vaccinazione è iniziata lentamente, sebbene l'UE abbia ora somministrato dosi per coprire il 70% della popolazione.”