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24 novembre 2024

Crisi del gas, l'azienda: "Noi risolviamo il problema così"

Il Presidente e AD Alessandro Vescovini: "Utilizzeremo un sistema di approvvigionamento flessibile, sicuro e meno costoso rispetto a quello tradizionale”

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Crisi del gas, l'azienda:

MONFALCONE - Sbe-Varvit, società specializzata nella produzione di giunti meccanici di fissaggio di fondamentale importanza per molti settori industriali, ha annunciato l’adozione di misure di contrasto alla cosiddetta “crisi del gas”, che potrebbe portare al razionamento del gas naturale a disposizione delle aziende industriali già a partire dall’imminente stagione invernale.

In particolare, la Società ha raggiunto un accordo con fornitori internazionali per assicurarsi la disponibilità di massimi 400 ISO-container di gas naturale liquefatto (GNL), che giungeranno via mare allo stabilimento di Monfalcone entro il mese di gennaio 2023 e lì verranno rigassificati per sopperire all’eventuale carenza di materia prima, garantendo continuità all’attività produttiva.
L’iniziativa fa da traino al più ampio progetto “Smart Gas”, presentato dalla controllante di SBE-VARVIT, Vescovini Group S.p.A., e da Molino Casillo S.p.A. food company leader mondiale nella lavorazione e nella distribuzione di grano, che ne hanno annunciato l’avvio dell’iter autorizzativo.

Smart Gas è un progetto logistico legato al gas naturale liquefatto (GNL), che non prevede né una rigassificazione onshore presso un rigassificatore, né offshore tramite una FSRU (rigassificatore galleggiante). Il GNL verrà bensì trattato come una vera e propria commodity, trasportato in ISO container da 40 piedi via rotaia o su gomma e consegnato ai medi e grandi consumatori industriali del Nord Italia, allo scopo di diversificarne le fonti di approvvigionamento nel medio lungo termine.

L’attività di rigassificazione verrà effettuata dalle imprese industriali stesse, molte delle quali già attuano questo tipo di processo per altri gas tecnici, quali ossigeno, azoto e anidride carbonica, attraverso dei banali scambiatori aria-aria o aria-acqua surriscaldata, utilizzando il calore residuo dei propri processi industriali.
Alessandro Vescovini, Amministratore Delegato di Vescovini Group S.p.A.: “Smart Gas è un progetto destinato a rivoluzionare l’approvvigionamento di gas per le aziende energivore, rendendolo più stabile, economico e rispettoso dell’ambiente.

Il trasporto del gas liquido attraverso container caricati su camion o convogli ferroviari non è certo una novità, visto che in diverse parti del mondo gli utenti non collegati alla rete di distribuzione vengono serviti in questo modo.
Si tratta di un sistema sicuro ed affidabile, oltre che meno costoso rispetto al tradizionale approvvigionamento tramite gasdotti, i cui oneri di sistema e di rigassificazione sono peraltro previsti in crescita nel prossimo futuro.”


In cosa consiste Smart Gas:
Il progetto prevede ricevere e di stoccare il gas liquido proveniente da oltremare in una gasiera da 144.000 m3 di capacità ancorata al largo delle coste del Friuli Venezia Giulia, in una posizione tale da non influenzare minimamente il traffico portuale, né da avere alcun impatto visivo.
Una piccola nave farà poi la spola tra questa gasiera ed una banchina dedicata, attualmente in concessione a Molino Casillo nel porto di Monfalcone, dove verranno caricati gli ISO container, che poi verranno smistati ai clienti via gomma o via ferrovia. Ogni camion trasporterà 40 m3 di gas liquefatto, che è - bene ricordare - non è esplosivo né infiammabile, né soprattutto sotto pressione. Ogni convoglio ferroviario trasporterà 1600 m3 di gas liquido, esattamente la metà rispetto ai 3000 m3 che una moderna nave da crociera dual fuel imbarca ogni volta che fa il pieno di gas.

L’investimento previsto è di oltre 220 milioni di euro e prevede di portare a terra 1 miliardo di metri cubi, con la possibilità di triplicare il volume una volta individuate altre banchine disponibili, da dedicare all’attività logistica · Il progetto è sviluppato con il supporto ingegneristico di Rina, multinazionale che fornisce servizi ad alto valore aggiunto nei settori energia, marine, certificazione, infrastrutture, trasporti e industria.

Iter autorizzativo
Considerando la natura strettamente logistica del progetto e considerando che la rigassificazione avverrà in modo capillare presso le aziende, addirittura con impatto ambientale positivo grazie all’utilizzo del calore residuo dei processi industriali, Rina ed i proponenti sono fermamente convinti che la procedura di valutazione di impatto ambientale non sia necessaria. Per tale ragione, hanno presentato il 1° settembre 2022, attraverso la società veicolo Smart Gas, la richiesta di verifica di assoggettabilità alla VIA, procedura di screening semplificata che verrà valutata in tempi ragionevolmente brevi dal ministero e dagli enti locali competenti .
 

Tempistiche
Una volta autorizzato, il progetto potrà essere avviato in 18 mesi.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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