Curia Mercatorum: il valore della mediazione come strumento di risoluzione extragiudiziale delle controversie civili e commerciali
Le principali materie oggetto di mediazione, su 544 richieste, 108 in materia di diritti reali, 63 in materia di divisione, 58 in materia di successione, 60 locazioni, 49 in materia condominiale
Curia Mercatorum è il Centro di Mediazione e Arbitrato costituito nel 1995 su iniziativa della Camera di Commercio di Treviso, oggi Camera di Commercio di Treviso-Belluno (dopo l'accorpamento, nel 2016, con l'ente bellunese), per il raggiungimento degli scopi attribuiti agli enti camerali dalla legge 580/1993. L’iniziativa ha fin da subito coinvolto altri enti camerali e numerose associazioni di categoria sia di natura imprenditoriale che professionale. Il focus principale dell’Associazione – evidenzia il Presidente Pozza - è rappresentato dall’offerta del servizio di Mediazione, non solo per le imprese, ma anche per le situazioni che si creano nella vita quotidiana delle persone. Si tratta, infatti, di un metodo alternativo di risoluzione delle controversie che è caratterizzato dall’intervento di un professionista terzo e neutrale, il mediatore, che coadiuva le parti al fine di raggiungere un’intesa al problema insorto. Ad oggi l’Associazione offre il servizio di Mediazione in quattro delle sette provincie del Veneto: per le sedi camerali di Treviso, Belluno, Venezia e Rovigo.
Quanto al valore medio di controversia per materia, si registrano i seguenti principali dati per il 2023: affitti d’azienda (€ 554.156,36), responsabilità sanitaria (€ 364.570,01), successioni ereditarie (€ 331.192,00), diritto societario (€ 264.090,00), responsabilità medica (€ 251.104,91), Divisione (€ 236.243,40). Invito – sollecita il Presidente Pozza - ad usufruire di questa importante architettura di mediazione visto anche l’ accordo di collaborazione con la Camera Arbitrale di Milano, consapevoli che l’arbitrato giochi un ruolo fondamentale per rafforzare la competitività delle imprese. L’arbitrato è in crescita del 28% negli ultimi 4 anni portando così a ridurre del 7% la durata dei procedimenti. Una giustizia più snella esprime un’economia più forte. E’ fondamentale però conoscere le nuove opportunità date dalla riforma della giustizia. Col D. Lgs. N. 28/2010 la mediazione è divenuta condizione di procedibilità per l’azione giudiziale in tutta una serie di materie di diversa natura, successoria, divisionale, societaria, in materia di affitto d’azienda, di diritti reali e così via. Con la recente riforma Cartabia, a poco più di dieci anni dall’entrata in vigore della mediazione obbligatoria, il legislatore ha allargato il numero di materie in cui è necessario tentare la mediazione prima di agire in giudizio (fra cui società di persone, opera, somministrazione, subfornitura).
I Dati
Dal 1997 al 31.12.2023 l’Associazione ha amministrato complessivamente 7484 procedure (ad oggi, 06.05.2024, l’Associazione ha gestito complessivamente 7697 procedure). Complessivamente nel 2023 sono state amministrate 544 mediazioni e quanto alla natura delle pratiche attivate, 446 sono state quelle di natura obbligatoria e 98 le mediazioni volontarie. Con riguardo poi alle principali materie oggetto di mediazione, delle 544 richieste, 108 in materia di diritti reali, 63 in materia di divisione, 58 in materia di successione, 60 locazioni, 49 in materia condominiale. Con riguardo alla competenza territoriale, 267 procedure sono state gestite su Treviso (242 nel 2022, 272 nel 2021, 220 nel 2020, 221 nel 2019, 228 nel 2018, 287 nel 2017), 146 su Belluno (164 nel 2022, 144 nel 2021, 135 procedure nel 2020, 128 nel 2019, mentre 103 furono nel 2018, 95 nel 2017), 48 su Venezia (63 nel 2022, 89 nel 2021, 50 nel 2020, 38 nel 2019) e 83 su Rovigo (65 nel 2022, 72 nel 2021, 53 nel 2020, 27 nel 2019).
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