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23 novembre 2024

Esteri

Dalla Nasa 'cosmic milestone', scoperti già 5.000 esopianeti

Christiansen: "Non è solo un numero, ognuno è un nuovo mondo". Nell'archivio anche piccoli corpi rocciosi come la Terra. Wolszczan: "Troveremo la vita, è solo una questione di tempo"

| Roberto Silvestrin |

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Dalla Nasa 'cosmic milestone', scoperti già 5.000 esopianeti

MONDO - E' una 'cosmica milestone' quella annunciata oggi dalla Nasa che ha confermato la scoperta di un totale di 5mila esopianeti, pianeti esterni al Sistema Solare e che gli scienziati hanno iniziato a cercare da 30 anni. La Nasa ha reso noto che il 'contachilometri planetario' si è acceso il 21 marzo, con l'ultimo lotto di 65 esopianeti - pianeti al di fuori della nostra immediata 'famiglia solare' - aggiunto all'archivio degli esopianeti della Nasa. L'archivio registra le scoperte di esopianeti che appaiono in articoli scientifici sottoposti a revisione paritaria e che sono state confermate utilizzando più metodi di rilevamento o tecniche analitiche. Gli oltre 5.000 pianeti trovati finora includono "piccoli mondi rocciosi come la Terra, giganti gassosi" molte volte più grandi di Giove e "giovi caldi" in orbite ravvicinate attorno alle loro stelle.

 

Ci sono "super-Terre", che sono possibili mondi rocciosi più grandi del nostro, e "mini-Nettuno", versioni più piccole del Nettuno del nostro sistema. Aggiunti al mix anche pianeti in orbita attorno a due stelle contemporaneamente e pianeti ostinatamente in orbita attorno ai resti collassati di stelle morte. "Non è solo un numero" scandisce Jessie Christiansen, responsabile scientifico dell'archivio degli esopianeti della Nasa e ricercatore presso l'Exoplanet Science Institute della Nasa al Caltech di Pasaden. Ognuno dei 5.000 esopianeti scoperti "è un nuovo mondo, un pianeta nuovo di zecca. Mi emoziono per tutti perché non sappiamo nulla di loro" osserva il ricercatore. La Nasa rileva che la nostra galassia probabilmente contiene centinaia di miliardi di tali pianeti e che il ritmo costante della scoperta iniziò nel 1992 con strani nuovi mondi in orbita attorno a una stella ancora più strana. "Era un tipo di stella di neutroni nota come pulsar, un cadavere stellare in rapida rotazione che pulsa con lampi di radiazioni brucianti di millisecondi.

 

La misurazione di lievi cambiamenti nella tempistica degli impulsi ha permesso agli scienziati di rivelare pianeti in orbita attorno alla pulsar" ricorda l'ente spaziale Usa. "Trovare solo tre pianeti attorno a questa stella rotante ha sostanzialmente aperto le porte" afferma Alexander Wolszczan, l'autore principale del documento che, 30 anni fa, ha svelato i primi pianeti confermati al di fuori del nostro sistema solare. "Se riesci a trovare pianeti attorno a una stella di neutroni, i pianeti devono essere praticamente ovunque" assicura Wolszczan rilevando che "il processo di produzione del pianeta deve essere molto robusto". "Secondo me è inevitabile che troveremo un qualche tipo di vita da qualche parte" nell'universo e "molto probabilmente un tipo di vita primitiv" assicura Wolszczan. "La stretta connessione tra la chimica della vita sulla Terra e la chimica che si trova in tutto l'universo, così come il rilevamento di molecole organiche diffuse, suggerisce che la scoperta della vita" fuori dal nostro pianeta "è solo una questione di tempo" aggiunge lo scienziato. (di Andreana d'Aquino)

 


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