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23 luglio 2024

Treviso

Dante censurato in una scuola di Treviso: il consiglio regionale approva la mozione per "proteggere la Divina Commedia"

"Opera fondamentale per il percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni"

| Isabella Loschi |

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divina commedia

TREVISO - Il "caso" è avvenuto lo scorso maggio alla scuola media Felissent di Treviso quando due studenti di terza media sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri su richiesta dei loro genitori di fede musulmana. Le famiglie hanno giudicato l’opera offensiva nei confronti dell’Islam, così l'insegnante di lettere ha chiesto ai ragazzi di consultare i genitori riguardo all'insegnamento di opere a carattere religioso. A seguito della risposta negativa delle famiglie, l’insegnante ha sostituito lo studio di Dante con quello di Boccaccio.
L'episodio ha generato polemiche. Sul caso erano intervenuti anche il premier e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che aveva inviato nella scuola trevigiana i suoi ispettori. La vicenda si è chiusa con un richiamo per la docente.

Oggi sul caso è intervenuto il Consiglio Veneto che ha approvato a maggioranza una mozione, presentata dalla Lega dal titolo: “Divina commedia, patrimonio della cultura italiana ed europea. Se ne tuteli e valorizzi l’insegnamento”, per l'insegnamento della Divina Commedia a scuola, definendola opera "fondamentale per il percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni, alla base di ogni programma scolastico”.

“Una risoluzione per proteggere e tutelare la Divina Commedia, la sua lettura e insegnamento, nelle scuole”, interviene la presidente della Quinta commissione in Consiglio regionale del Veneto Sonia Brescacin (Lega-LV). “La Divina Commedia è universalmente considerata la più grande opera mai scritta in lingua italiana ed è una tappa fondamentale nel percorso scolastico, un'opera di immenso valore per la cultura italiana ed europea. Una lettura che permette anche una migliore comprensione dei costumi europei e della loro evoluzione nei secoli, la cui conoscenza è fondamentale per quel percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni e alla base di ogni programma scolastico. Nel 2021, la nostra Repubblica ha celebrato i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, come anche statuito con legge 12 ottobre 2017, n. 153. E proprio in esecuzione della legge, è stata indetta anche una Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri per promuovere idonee iniziative di comunicazione e divulgazione, dirette a facilitare e rafforzare la conoscenza della figura e dell’opera del Sommo poeta, con particolare attenzione alle giovani generazioni e alle scuole. Quanto è accaduto nella scuola trevigiana va nella direzione opposta rispetto a quanto previsto dalla legge e dalla nostra Repubblica”.

“Per tutti questi motivi - conclude Brescacin - con questa risoluzione che esprime l'orientamento del Consiglio regionale del Veneto, condanno ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia, con pieno sostegno a tutte le iniziative volte ad una corretta conoscenza della figura del Sommo Poeta, per lo straordinario ruolo che tutt’ora gli è riconosciuto nella cultura italiana ed europea”.

 

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